Per la Cgil, il 1 Maggio 2025 è all’insegna della mobilitazione per i referendum dell’8 e del 9 giugno. Il 7 maggio arriva in regione, a Campobasso, anche il segretario nazionale Maurizio Landini.
«La Cgil – afferma il segretario regionale Paolo De Socio – ritiene che il tema proposto nel 1 Maggio di quest’anno dal sindacato, un tema che richiama alla costruzione del lavoro più sicuro e dignitoso, può essere determinato solo con momenti reali di libertà, partecipazione e lotta per i referendum di giugno, per i quali la Cgil insieme a una vasta rete di partiti e associazioni chiede 5 “sì, sono uno strumento concreto nelle mani di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati e cittadini tutti per cambiare le regole, per dare un futuro al Paese, per costruire un nuovo modello di sviluppo e di società fondato sul lavoro dignitoso».
«Celebriamo la Giornata dei Lavoratori, puntando l’accento ancora una volta sulla sicurezza e la salute sul lavoro. Uil, Cgil e Cisl si uniscono ancora una volta per ribadire un impegno concreto: costruire luoghi di lavoro più sicuri, dignitosi e rispettosi della vita di chi ogni giorno fa andare avanti il Paese», è il messaggio della leader molisana della Uil Tecla Boccardo.
Una nutrita delegazione della Cisl Abruzzo Molise, guidata dal segretario generale Giovanni Notaro sarà a Casteldaccia (in provincia di Palermo). «Per ribadire ancora una volta che non si può morire di lavoro», il commento di Notaro.
Anche il Pd Molise “legge” il 1 Maggio 2025 in chiave referendum. «Una “battaglia” che mette al centro la tutela del lavoro, la dignità delle persone, la sicurezza e la stabilità occupazionale: principi fondanti della nostra Costituzione e Repubblica. Il partito regionale, le Federazioni e i Circoli del Molise, si organizzeranno per fornire tutte le informazioni utili sui quesiti referendari, per promuovere momenti di confronto e approfondimento, con l’obiettivo comune di sostenere questa importante mobilitazione democratica sui diritti. In occasione della Festa del Lavoro – così i dem molisani – rinnoviamo il nostro impegno e il nostro augurio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori: il futuro si costruisce a partire dai diritti civili e sociali che, in uno Stato democratico, si tutelano anche attraverso gli strumenti di partecipazione diretta».
Il segretario della Federazione di Campobasso Salvatore Tronca ha aggiunto alla riflessione la tutela dei «diritti minimi dei lavoratori: in primis quel salario minimo legale, fortemente voluto dal Pd, che ancora la maggioranza parlamentare non ha inteso riconoscere, in spregio al dettato costituzionale che richiede una retribuzione sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa». E ha indirizzato un plauso all’amministrazione Forte «per avere fissato un minimo salariale per i lavoratori delle imprese che stipulano un contratto di appalto con il Comune di Campobasso».
«Viviamo un tempo, uno spazio, un mondo in cui la mancanza del lavoro, la precarietà, la diffusione assurda del lavoro cosiddetto povero sono diventate ormai vere piaghe sociali. Compito di ogni amministratrice e amministratore di questa nostra nazione, di questa Europa che deve rinascere è mettere al centro la tutela dei principi fondamentali della Costituzione», è il messaggio che arriva a Ali Molise. In particolare, sottolineano la presidente Bibiana Chierchia e il direttivo, quelli sanciti dagli articoli 1 (Repubblica fondata sul lavoro) e 3 (uguaglianza). « L’impegno di ogni sindaco, assessore, consigliere comunale in Italia è di ascoltare il territorio e promuovere ogni azione che possa a sua volta promuovere dignità e lavoro».

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