Che Vincenzo Iacovino la pensi diversamente da Massimo Romano non è una novità. Le strade fra i due avvocati “antagonisti” che hanno condiviso l’esperienza della candidatura alle regionali si sono divise subito dopo il test del 2023.
È una novità che Iacovino, fustigatore delle cliniche private, dica serenamente e dopo aver letto gli atti che il decreto 100 che riorganizza la rete ictus non è stato bocciato dai Ministeri, è legittimo ed efficace. «È evidente che i commissari non hanno mentito affatto, ma hanno dato semplicemente seguito alla disposizione del Tavolo tecnico, adottando legittimamente il Dca 100/2025, mentre con l’adozione del Dca 157/2025 hanno reso al Ministero tutti i chiarimenti integrativi richiesti», ha scritto in una lunga nota su Fb. «Ora che la Rete Ictus è finalmente operativa e le bugie strumentali sono state smentite, a mio avviso, con la disanima oggettiva dei fatti e degli atti, ci si augura che tutti, (politicanti, amministratori, medici, strutture sanitarie pubbliche e private) si adoperino affinché i molisani abbiano le cure migliori per la salvaguardia della salute e della loro vita», ha aggiunto.
Iacovino ha ripercorso i passaggi dal commissariamento all’emanazione del dm 70 (Balduzzi) e del dm 77 (assistenza territoriale). L’integrazione del Neuromed nella rete, la sua riflessione, colma una lacuna e aiuta a rispettare la “golden hour” perché nelle more dell’attivazione della radiologia interventistica al Cardarelli, l’Irccs garantisce assistenza h24 e sette giorni su sette. Ad ogni modo, ha ricordato, l’8 maggio il Tavolo Dm 70 ha dato via libera alla rete proposta dai commissari. Che hanno adottato il decreto 100. L’Asrem ha a sua volta approvato il percorso diagnostico terapeutico. I dubbi del Ds Carabellese? Superati, a suo parere, da tutti gli atti messi in campo poi dalla stessa azienda sanitaria. Infine, i chiarimenti chiesti dal Ministero rispetto al decreto 100. Chiarimenti, appunto, non revoca.

























