Dopo una lunga giornata di lavoro che ha visto come protagonisti il Ministero della Salute, quello dell’Economia e le Regioni, è stato finalmente chiuso il Patto della salute 2014-2016 che verrà formalmente presentato con una conferenza stampa, nei dettagli, la prossima settimana. “Per noi questa è una giornata straordinaria”, ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che in questi mesi ha lavorato a stretto contatto con le Regioni.

“La chiusura del nuovo Patto per la salute è un fatto molto importante, raggiunto con l’unanimità delle Regioni. È stato un confronto positivo che ci ha portato ad avere certezza di risorse, risorse per investimenti, impegni molto seri delle Regioni per la riorganizzazione”, ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “E’ un fatto molto importante – ha aggiunto – che i risparmi serviranno per qualificare il sistema sanitario, questo e’ il messaggio ai cittadini – ha spiegato Errani – Questa è l’evoluzione di un percorso che viene dagli altri Patti e la collaborazione tra governo e Regioni che fa un salto di qualità. Siamo di fronte a una tappa importante per la qualità del nostro sistema sanitario nazionale”. “Per la prima volta, il fondo nazionale sanità è stato aumentato in modo consistente, del 2.3% rispetto all’anno precedente e ci sono garanzie che si mantenga un aumento anche per gli anni 2015 e 2016. Come Regione Piemonte abbiamo espresso un giudizio positivo”, hanno affermato il governatore del Piemonte Luca Zaia e l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta. “Il nuovo Patto per la salute contiene significative innovazioni, ma soprattutto rende sostenibile sul piano finanziario il Servizio sanitario nazionale, mettendo in sicurezza la sanità pubblica per il prossimo triennio e definendo un percorso certo di risorse finanziarie sia per la gestione del servizio sanitario che per gli investimenti”, ha fatto sapere il governatore dell’Umbria, Catiuscia Marini. “Per la prima volta è stato fatto un Patto straordinariamente innovativo, non solo in termini di richiesta di certezza di risorse, quanto soprattutto in termini di riorganizzazione dell’offerta salute in questo Paese”, ha osservato il presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura.

La cifra prevista dal Patto per il servizio sanitario per l’intero triennio 2014-2016 è pari a 337,3 miliardi di euro. L’accordo trovato faticosamente oggi evita che le somme – come previsto in un primo momento – possano calare se si renderanno necessarie manovre di finanza pubblica o per il peggioramento del quadro macroeconomico; trovata la soluzione anche alla questione del commissariamento delle Regioni in Piano di rientro dal debito e al finanziamento dell’articolo 20 sull’edilizia sanitaria. Non c’è stato, ha tenuto infatti a precisare Lorenzin, “nessun attrito, semmai una bella dialettica con l’obiettivo comune di rendere sostenibile il Servizio sanitario nazionale e dargli qualità”.

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