Tiene banco in queste ore la vicenda degli operatori del settore della formazione professionale. Su questo fronte da segnalare una lettera aperta a consiglieri e assessori regionale del raggruppamento di 11 enti di formazione accreditati e operanti da tempo in Molise, che danno lavoro a oltre 100 persone che non appartengono al gruppo degli operatori iscritti all’albo della formazione professionale.

Un documento dal titolo ‘Sistema molisano della formazione professionale: un cambiamento possibile’, “un contributo congiunto – scrivono dal coordinamento – offerto al partenariato socio-economico impegnato nel dibattito per la definizione della nuova programmazione regionale 2014-2020. Una sintesi delle proposte per il cambiamento del sistema formativo regionale, partendo da alcune valide esperienze di formazione realizzate e dalle numerose professionalità maturate negli anni sul nostro territorio”.

“È imperativo – aggiunge il coordinamento – scindere le problematiche occupazionali riferite agli operatori iscritti all’albo regionale dalla pur indifferibile necessità di riforma dell’intero sistema formativo molisano. La questione degli operatori iscritti all’albo è un punto delicatissimo perché coinvolge decine di famiglie. Esso tuttavia deve essere affrontato per quello che è: una vertenza per la salvaguardia di posti di lavoro, al pari delle tante che oggi purtroppo la Regione è costretta ad affrontare.  Pertanto le risorse erogate dall’UE non possono essere in alcun modo utilizzate per risolvere tale problema, sottraendole indebitamente ai beneficiari di tali fondi, ovvero giovani e imprese.  Altra cosa, invece, è la riforma complessiva del sistema formativo regionale. Una riforma inevitabile e strutturale, in linea con quanto richiesto dall’Europa e proposto recentemente dal Governo nazionale, che deve essere finalmente al servizio dei giovani e delle imprese locali, utile a che la formazione smetta una volta per tutte di svolgere il ruolo ‘sociale’ di sostegno al reddito”.

In particolare, nel documento, il coordinamento pone sette punti fondanti (l’analisi dei reali fabbisogni formativi e professionali, la centralità dell’impresa, nuovi strumenti per crescere, orientamento, monitoraggio, nuovo accreditamento e analisi delle competenze dei formatori).

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