L’Assessore regionale, nonché vicepresidente della Giunta, Michele Petraroia torna sul tema del lavoro e delle politiche sociali ricordando come il suo assessorato, con determina del 9 gennaio, abbia trasmesso all’Inps il decreto per procedere al pagamento della mobilità in deroga a 391 lavoratori che sommati ai 552 del 22 dicembre portano ad un totale 943 persone che percepiranno due mensilità del 2014.

“A questi – ricorda – bisogna aggiungere 292 lavoratori interessati a percepire la cassa in deroga per il periodo gennaio-agosto 2014, come da Decreti Ministeriali di assegnazione dei fondi. Per gran parte di loro i pagamenti sono stati già effettuati, e si è in attesa dei moduli SR41 delle aziende per completare l’accredito dei fondi da parte dell’INPS. Nel mentre le strutture regionali si avviano a superare le criticità contabili sollevate con la bocciatura di 3 bilanci della Regione Molise da parte della Corte Costituzionale che hanno ritardato i pagamenti sui vecchi bonus assunzionali del 2012 alle imprese, si è accelerata la procedura del nuovo bando sui bonus del 2014 registrando al 31 dicembre l’assunzione di 159 lavoratori con contratto a tempo indeterminato. È evidente che nel Bilancio 2015 sarà necessario trovare tutte le risorse necessarie per liquidare le spettanze pregresse alle imprese, ma ciò non deve farci rimanere immobili. Al contrario, serve fermezza e determinazione per reagire al taglio di 4 miliardi di euro che lo Stato ha fatto alle Regioni, individuando come stanno facendo le strutture della programmazione 4,4 milioni di euro da impegnare per ripristinare e ampliare il servizio di assistenza domiciliare integrata agli anziani e ai malati di Alzheimer per i prossimi 3 anni, senza indugiare in discussioni sterili alimentate ad arte dalla peggiore tradizione autolesionista locale. Per le politiche di inclusione e sostegno dei non vedenti, la Regione continuerà a fare la propria parte con diligenza e concretezza, tanto è vero che non ha tagliato di un euro le somme stanziate rispetto al 2014 anche perché il Bilancio 2015 è ancora da adottare. Altro è fare paragoni con i trasferimenti della metà degli anni 2000 quando lo Stato stornava 10-12 milioni di euro annui per le Politiche Sociali alla Regione Molise a fronte di 2 milioni del 2014. Non è con i ricordi su tempi migliori che si risolvono i problemi di oggi, ma con l’approvazione del Regolamento Attuativo della legge quadro regionale sulle Politiche Sociali che il 12 gennaio sarà esaminato in Quarta Commissione e che aiuterà a disegnare un nuovo modello di tutele integrate utilizzando anche i fondi dell’Obiettivo Tematico 9) dell’Unione Europea per il 2014-2020. Un vecchio proverbio africano, come mi raccontava in una recente telefonata una missionaria molisana che dal 1968 è in Camerun, parla di un colibrì che, nel mentre tutti gli animali della foresta scappano per l’incendio, vola controcorrente a portare l’acqua per tentare di spegnere il fuoco”.

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