“L’anno del rilancio si è trasformato in un nuovo Annus horribilis. Il traino delle riforme nazionali in Molise non funziona: dietro il paravento di un flebile aumento dei visitatori si celano numeri ancora esigui, introiti imbarazzanti e una gestione discutibile e in controtendenza con i dettami di Roma”. Così il Movimento 5 Stelle, con una nota, commenta i dati del ministero dei Beni Culturali inerenti le presenze nei musei e nei siti archeologici del Molise. “Il trend positivo – proseguono i grillini – ha coinvolto tutte le regioni, all’apparenza anche il Molise. Ma approfondendo i dati, ci rende conto della nuova debacle regionale. I numeri, infatti, restano impietosi: 77.168 visitatori annuali per un incasso di poco superiore ai 25.000 euro; quindi, circa 200 visitatori al giorno che, divisi per i 13 siti molisani di interesse statale, fa una media di circa 15 visitatori giornalieri”. Il Movimento 5 Stelle infine punta il dito sulla decisione presa lo scorso anno dal Soprintendente Famiglietti che “ha voluto indire un bando per l’assegnazione ad una sola associazione della gestione di tutti i siti culturali statali in Molise”. “Il bando – afferma il M5S – è stato assegnato in maniera automatica visto che c’era un unico partecipante: l’associazione di promozione sociale Me.Mo. Cantieri Culturali. Una cosa è certa: la scelta del Soprintendente appare in netta controtendenza rispetto al nuovo decreto del ministro Franceschini che apre la gestione del patrimonio culturale ai grandi operatori privati per superare la frammentarietà gestionale dei piccoli operatori locali. Anche da questo si deduce l’assenza di dialogo tra il ministro e il suo rappresentante in Molise”.

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