“Il sindaco Brasiello prenda atto che al Comune di Isernia, una maggioranza politica, ammesso che sia mai esistita, ora non c’è più e faccia un gesto di responsabilità rassegnando le proprie dimissioni e consentendo ai cittadini di tornare presto alle urne”.

Queste le parole di Ivan Forte, coordinatore provinciale di Forza Italia per l’area pentra, all’indomani del caso scoppiato a Palazzo San Francesco.

Dopo il numero uno del circolo del Pd, il principale partito che ha sempre sostenuto il primo cittadino, arriva anche il siluramento dal partito d’opposizione azzurro.

“Apprezzo e condivido il documento pubblicato dai consiglieri comunali ‘dissidenti’ – ha proseguito Forte in una nota –  reputo però auspicabile che la certificazione del fallimento di questa esperienza amministrativa si traduca in una mozione di sfiducia, il solo gesto di dignità politica istituzionalmente credibile in grado di ridare la parola agli elettori, ponendo fine ad una gestione inerte che ha ridotto al collasso la già agonizzante economia cittadina.

Nel centrodestra, sono stati fatti anche alcuni errori nel passato, il primo dei quali aver lasciato spazio – a causa forse di eccessivi personalismi – a degli amministratori di sinistra politicamente inadeguati e pure divisi tra loro come sono gli attuali”.

Il riferimento è al travagliato lavoro svolto nella fase pre elettorale delle ultime comunali in cui lo schieramento non riuscì a trovare la quadra su un candidato sindaco condiviso a pieno da tutti, anche a causa delle aspirazioni di più di qualche esponente di Forza Italia, poi uscito sbattendo la porta.

“Mi sento di poter dire che attualmente è forte la condivisione e la consapevolezza unitaria e responsabile dei problemi nell’area del centrodestra – ha concluso Forte – useremo nella prossima tornata elettorale, speriamo imminente, metodi e strategie che sappiano ridare dignità alla comunità isernina.

E’ il tempo di ricostruire la credibilità delle istituzioni e porre le basi per risolvere i problemi veri dei cittadini.
E’ ormai il momento che questa amministrazione vada a casa”.

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