Il Segretario regionale della Cisl Poste Antonio D’Alessandro torna alla carica sulle razionalizzazioni previste negli uffici in Molise e chiede l’intervento diretto del governo, in particolare del ministro dello Sviluppo economico.

“Chiediamo – spiega – un intervento, più in generale, sul servizio garantito da Poste Italiane, ristudiando il ridimensionamento degli orari di apertura per ben 19 Uffici Postali e una chiusura totale, come comunicato in una lettera del 28 gennaio 2015 dalla Cisl Poste Molise ai Sindaci interessati, all’Anci e all’Uncem. Il piano di riorganizzazione riguarderebbe diversi uffici postali che si trovano in territorio disagiato del Molise. La situazione è drammatica vista la nostra viabilità: l’ufficio postale è un importante punto di riferimento e di erogazione di servizi fondamentali per la comunità, come la scuola, la chiesa e la caserma dei carabinieri. La chiusura degli uffici postali ritenuti periferici di fatto crea una situazione di disagio grave alla popolazione. Per questo chiediamo al ministro dello Sviluppo economico se il piano di riorganizzazione di Poste Italiane sia effettivamente coerente con i criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica, previsti dal decreto ministeriale del 7 ottobre 2008 e se ritenga opportuno, con atti di propria competenza, garantire ai cittadini italiani il servizio universale delle comunicazioni postali, evitando che vengano disattesi gli obblighi imposti al fornitore del servizio dalla normativa e dal contratto di servizio. Vogliamo sapere, in tal senso, come intende intervenire per evitare i previsti disagi che si verrebbero a creare in seguito a tali interventi tra la popolazione molisana”.

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