Alla fine del prossimo anno Campobasso avrà il suo tempio della cremazione all’interno del cimitero di San Giovanni dei Gelsi: è questo il cronoprogramma annunciato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Maio. Sul sito del Comune oggi è stato pubblicato il bando di progettazione ed esecuzione dell’opera che consentirà di colmare una sorta di vacatio. Attualmente chi intende scegliere questa pratica, a cui la Chiesa nel 1963 ha dato il proprio consenso, può rivolgersi solo alla Campania o alle Marche: in provincia di Salerno e a San Benedetto del Tronto, infatti, sorgono le strutture più vicine.

Il bando di gara per il progetto, dunque, segna un’altra tappa di un percorso iniziato nel 2011 su iniziativa dello stesso Maio che all’epoca era consigliere di opposizione nell’amministrazione Di Bartolomeo.  Sua la mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale. Quindi, con il cambio del governo a Palazzo San Giorgio e con la presenza in giunta dello stesso esponente del Pd, è stata data un’accelerata al progetto sollecitato anche dai cittadini. E’ il caso dell’associazione Socrem Molise che all’attuale amministrazione ha espresso “la necessità di ampliare l’attuale spazio a disposizione in modo tale da realizzare una struttura che onori degnamente i defunti e i suoi familiari attraverso la presenza di una sala del commiato e di apposite aree per la dispersione delle ceneri”.

Il progetto preliminare è stato presentato dalla Saie srl di Casciago (Varese) che si è aggiudicata la prima fase della gara. I lavori, che avverranno tramite il project financing per un importo di un milione di euro, saranno avviati all’inizio del 2016. Chi realizzerà il tempio poi potrà gestirlo per i successivi trent’anni. Sarà tecnologicamente moderno e sicuro, con un impianto fotovoltaico che consentirà di rifornire il tempio della cremazione di energia elettrica per l’illuminazione e acqua calda per i servizi igienici. Sono previste, inoltre, una sala del commiato, appositi parcheggi e aree verdi per l’accoglienza dei familiari del defunto.

Visibilmente soddisfatto per questo ulteriore step l’assessore Maio: “Al di là del credo religioso di ciascuno di noi, quest’opera risponde alle esigenze di una città sempre più europea e quindi disponibile a offrire una struttura interregionale che sappia attrarre maggiori flussi e di conseguenza più opportunità lavorative”.

 

 

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