La sezione campobassana di Italia Nostra, tramite una nota del proprio presidente (l’avvocato Gianluigi Ciamarra), esprime il proprio netto dissenso circa la paventata realizzazione, a Duronia, di una stazione radio base tecnologica a servizio della rete di telefonia mobile.
“La localizzazione dell’impianto, costituito da una torre dell’altezza di circa 32 metri per il sostegno del sistema radiante (antenne e parabole) e da apparati radioelettrici – si legge nel documento dell’associazione – è stata individuata in una zona boscata, ad un centinaio di metri dal centro abitato di Duronia, su un’altura detta ‘Montagnola’, a 1.000 metri sul livello del mare, un sito che domina una vastissima area di pregevole valore paesaggistico, caratterizzata da un aspetto rurale e montano, per nulla antropizzato, ma, purtroppo, ancora priva di vincoli paesaggistici. La inidoneità del sito prescelto è di tutta evidenza, trovandosi l’intera area, per un raggio di diversi chilometri, ad essere irrimediabilmente vulnerata da elementi estranei al paesaggio naturale e storico tipico di quella parte dell’entroterra molisano. Oltre ai problemi che deriverebbero alla salute dei cittadini dalla loro esposizione a pericolosi campi elettromagnetici ed oltre all’accennato scempio paesaggistico, la scelta del luogo destinato all’opera è sicuramente inopportuna sia per la presenza, a poche centinaia di metri da esso, del tratturo Castel di Sangro-Lucera, sia per l’interesse archeologico della zona stessa, come testimoniato da importanti ritrovamenti risalenti ad epoca sannita. La realizzazione del progetto in questione, dai dubbi benefici per la popolazione duroniese e per quelle circostanti, comporterebbe evidenti danni all’emergente sviluppo di Duronia e dei comuni confinanti in cui, grazie anche ad iniziative turistico-culturali che proprio dal paesaggio e dalla ricchezza di siti archeologici e naturalistici traggono linfa, è sempre più crescente il numero di visitatori e frequentatori che apprezzano, godendone, la salubrità dell’aria e l’aspetto incontaminato dei paesaggi”.
“I pareri favorevoli sulla compatibilità paesaggistica – prosegue Ciamarra – rilasciati nell’ambito del procedimento autorizzativo ancora in itinere lasciano allibiti: sostenere “compatibile paesaggisticamente” un’opera che modifica un sensibile paesaggio naturale e storico in un paesaggio energetico-industriale, significa andare contro il dettato dell’articolo 9, comma 2 della Costituzione italiana inserito tra i principi fondamentali della nostra Carta. Né può la mancanza di vincoli nell’area interessata al progetto costituire un motivo valido al rilascio di tali pareri: l’assenza di misure vincolistiche non può significare disinteresse verso questi territori, che, proprio perché indifesi ed a rischio, meritano, al contrario, particolarissima attenzione e sensibilità. Ancora una volta Italia Nostra si schiera a difesa del patrimonio culturale e naturale molisano la cui integrità rischia di essere completamente assoggettata a inaccettabili logiche di settore, che portano a sfruttare il nostro territorio, in nome di presunti benefici per la popolazione, con la realizzazione di impianti, che invece risultano solo altamente devastanti per il paesaggio e per l’ambiente”.