Un capillare piano di assemblee in tutti i posti di lavoro e negli uffici postali del Molise. È quello che porterà avanti la Cisl Poste per discutere dell’attuale piano aziendale.

“Ci scusiamo sin da ora con la clientela per i disagi, i rallentamenti e i disservizi che ne potrebbero derivare – spiega il segretario della sigla per Abruzzo e Molise, Antonio D’Alessandro – ma l’iniziativa si colloca nel quadro delle vertenze poste in essere contro l’attuale management che da oltre dieci mesi dal suo insediamento mostra tutta la propria inadeguatezza rispetto ad un piano di privatizzazione che avanza a grandi passi”.

“Nessuna implementazione degna di nota, nessuna riorganizzazione tesa ad efficentare impianti e strutture, nessuna visione sulla più grande azienda di servizi del nostro Paese, ma solo novità legate a chiusure e razionalizzazione degli uffici, abbattimento consistente degli organici, un aggressivo impianto disciplinare teso a contestare e licenziare la risorsa più importante per Poste Italiane, ossia i lavoratori e le lavoratrici”, l’accusa della Cisl per cui la dismissione in atto andrà a vantaggio, come in passato, delle solite oligarchie finanziarie.

“La Cisl Poste – aggiunge D’Alessandro – è fortemente preoccupata per le pesanti ricadute sul personale e sull’intera clientela, quella dei piccoli risparmiatori, che perderebbe un riferimento certo e insostituibile all’interno del Paese”.

Di qui l’appello a tutte le Forze Politiche, le Pubbliche Istituzioni, le Associazioni ad occuparsi del caso.

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