“Gli ospedali devono essere luoghi sicuri come le scuole”. Rompe il silenzio il segretario regionale della Fials Carmine Vasile dopo l’articolo con cui sabato scorso Primo Piano Molise ha raccolto le preoccupazioni di chi nella struttura di contrada Tappino presta la propria opera al servizio dei malati. Che effetto avrebbero sul Cardarelli le scosse che hanno distrutto il Centro Italia?

Il massimo rappresentante della Fials entra nel nocciolo della delicata questione dopo una notte insonne. Prima aveva affidato ad un post sui social il suo pensiero.

In un secondo momento Vasile approfondisce il suo ragionamento con Primo Piano Molise: “Al di là di quello che sarà la riorganizzazione – sottolinea – bisogna fare chiarezza sulle strutture sanitarie regionali dal punto di vista della staticità. Gli ospedali sono strutture pubbliche come le scuole e dunque bisogna fare un discorso serio e approfondito”. Le domande sono tante. “Qualcuno (lo studio del 2009 del prof Michele Mele, docente ordinario di tecnica della costruzione all’Università La Sapienza di Roma, ndr) ha certificato che con una lieve scossa il Cardarelli può crollare? E se è così perché continuiamo a tenerci dentro medici, infermieri e pazienti? Se nel corso del tempo sono stati fatti degli studi e questi studi hanno messo in luce che l’ospedale non è sicuro, deve essere chiuso immediatamente o vogliamo far morire mille persone sotto le macerie? I lavoratori del Cardarelli sono preoccupati oggi così come lo sono i genitori dei bambini delle scuole”.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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