I dati del lavoro irregolare in Molise sono da capogiro. Li rende noti la Uil e riguardano il 2015.

Il ministero del Lavoro ha ispezionato poco più di 2.300 aziende, 1.000 nell’edilizia, 1.000 nel terziario e il poco rimanente in agricoltura e nell’industria. Risultavano irregolari 1.477, il 64 % di quelle ispezionate, con una punta dell’84 % nell’edilizia. Sono stati rilevati ben 741 lavoratori irregolari (si va dal lavoro minorile alla mancata tutela della sicurezza, alla violazione dell’orario di lavoro) e 589 sono stati i lavoratori totalmente in nero (e questa volta il primato negativo è del settore terziario, commercio e servizi).

“Per la Uil il contrasto al sommerso lavorativo deve essere affrontato in maniera forte, perché dietro di esso spesso si nasconde la malavita organizzata oltre che diversi tipi di violazioni. Troppi datori di lavoro aggirano, attraverso forme apparentemente legali, le disposizioni – spiega Tecla Boccardo, segretario della Uil Molise -. Occorre una stretta non tanto sui contratti temporanei, seppur in alcuni casi necessaria: servirebbe una rete di ispettori visibile, attrezzata e rafforzata. Una comune strategia.”

E, per dare concretezza alla proposta: “Subito un luogo di confronto, di analisi dei dati di ognuno e di definizione di strategie comuni con le Direzioni locali del Ministero del Lavoro, Inps, Inail, Asl, Carabinieri, Guardia di Finanza con i Sindacati e le Associazioni datoriali”.

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