Tre giorni ricchi di emozioni, di colori, di sapori, di odori. E’ la festa di San Pardo, il Santo patrono di Larino e di tutta la diocesi. Una festa tra le più belle e caratteristiche dell’intero Stivale. Si parte oggi, alle ore 17.30, con il tradizionale corteo processionale, composto da oltre 120 carri trainati da buoi e addobbati a festa. Il corteo partirà dal Centro storico medioevale per dirigersi a Larino Pian San Leonardo, alla volta della cappella di San Primiano. Nel primo giorno di celebrazione, infatti, la cerimonia prevede l’invito alla festa, da parte di San Pardo, a tutti i santi tra cui San Primiano, il compatrono del centro frentano. I carri, dopo aver prelevato il simulacro di San Primiano, illuminati da centinaia di fiaccole, torneranno, nella tarda serata, nel centro storico.

Domani, poi, l’elegante processione interesserà le vie del centro storico. Ci saranno sempre i carri, artisticamente addobbati ricoperti di fiori e pregiati tessuti, trainati da buoi. In processione saranno portate le reliquie e il simulacro di San Pardo e quello di tutti i santi. Il 27 maggio, dalle ore 10, la processione partirà dal centro storico per fare meta nuovamente alla cappella di San Primiano per riaccompagnare il simulacro del martire larinese, compatrono di Larino e Patrono di Lesina. Dopo una pausa, in cui si consumano pietanze locali, è previsto nel pomeriggio il ritorno nella Larino medioevale per la chiusura della festa.

La festa ricorda il trasporto delle reliquie del Santo nel 842 d. C da Lucera a Larino, su un carro trainato da buoi. Con la festa i “larinesi” di tutta la diocesi ringraziano, per intercessione di San Pardo e dei patroni degli altri centri del territorio, Dio per tutto quello che ci ha donato. Durante le celebrazioni, saranno protagonisti numerosi canti devozionali, tra cui il “ recente” Inno a San Pardo e l’arcaica laudata, carrese o carrera di San Pardo, un suggestivo canto monodico, una bellissima preghiera cantata con riferimenti al ciclo della natura e alla nostra storia.

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