Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero dei Beni Culturali e bocciato in via definitiva l’installazione di 20 pale eoliche nei comuni di Santa Croce di Magliano, Rotello e San Giuliano di Puglia, ritenendo prioritaria la salvaguardia del paesaggio. Con la sentenza, le parti soccombenti, tra queste l’Api Nova Energia srl, l’Inergia SpA, la società Terna dell’Enel e la Regione Molise per 10mila euro, sono state condannate a pagare anche le spese di giudizio. Per questo la valenza della Sentenza n. 03039/2012 del Consiglio di Stato estende di fatto i propri effetti giuridici alla miriade di contenziosi aperti tra la Regione Molise, che in questi anni ha rilasciato tantissime autorizzazioni, e il Ministero dei Beni Culturali, che è stato costretto ad opporsi in sede amministrativa con indubbio sperpero di denaro pubblico.

“Se l’orientamento del Consiglio di Stato è quello di vincolare la Regione ad acquisire il parere della Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali, prima di firmare i decreti di autorizzazione – afferma Petraroia – si assuma un comportamento coerente da parte dei vari dirigenti preposti degli Assessorati all’Ambiente e all’Energia, senza impelagare il territorio in cause costose con agricoltori costretti a difendere la propria terra in sede legale. Personalmente solidarizzo con i Comitati di Santa Croce di Magliano e di San Giuliano di Puglia che si sono battuti a tutela dei tratturi, della Chiesa di Sant’Elena, del paesaggio e dell’attività agricola, e reputo questa sentenza un atto di giustizia in favore della nostra storia e contro politiche invasive che mirano a trasformare il territorio in una foresta pietrificata di pale eoliche e pannelli fotovoltaici. Sollecito la Regione Molise ad attenersi alla sentenza – conclude Petraroia – e a non procedere, con interpretazioni troppo estensive delle vigenti normative, in ulteriori autorizzazioni di impianti eolici e fotovoltaici stante il numero elevatissimo già installato di pale eoliche e pannelli fotovoltaici”.

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