Comitato Inps e sindacati in pressing sul pagamento della cassa integrazione Covid.
Il presidente del comitato regionale Andrea Cutillo, non avendo avuto riscontro alla sua prima nota di inizio giugno, ha indirizzato una nuova missiva al presidente della Regione Donato Toma. «Più dei due terzi delle circa 574 istanze rigettate alla data del 29 giugno scorso, come comunicato al Comitato dalla tecnostruttura Inps, sono riferite ad aziende non ricomprese nella platea dei fruitori della Cigd che avrebbero potuto, però, ben accedere ad altre tipologie di ammortizzatori sociali (fondi di integrazione salariale, fondi bilaterali per l’artigianato, eccetera». Se non adeguatamente comunicato, prosegue Cutillo, i lavoratori coinvolti restano esclusi dal sostegno al reddito, oltre a non aver lavorato nei mesi di lockdown. A Toma quindi sollecita una risposta anche sull’effettivo numero di domande di cassa in deroga presentate alla Regione a fronte delle 2.905 richieste pervenute all’Inps alla data del 29 giugno scorso.
Il segretario generale dell’Ugl Nicolino Libertone il 18 giugno scorso aveva scritto alle direzioni provinciali Inps, a quella regionale e al governatore chiedendo «quali sono i motivi ostativi che bloccano il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori». Una situazione già allora insostenibile. Oggi, a distanza di oltre un mese, l’Ugl lamenta di non aver ricevuto nessun riscontro e comunque denuncia che «la maggioranza dei lavoratori non ha ancora ricevuto nessun tipo di sussidio». E punta il dito sulla «totale indifferenza nei confronti di interi nuclei familiari che si trovano in una profonda difficoltà economica». Atteggiamento per il quale il segretario Libertone sarcasticamente ringrazia gli enti a cui ha nuovamente scritto, sottolineandone «l’attenzione e la sensibilità dimostrata».

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