Un rassegna che in 5 anni è riuscita «a portare il Molise fuori dal Molise, che ha acceso i riflettori internazionali sulla nostra piccola terra», la testimonianza più cristallina di come con la cultura si possa rilanciare una regione intera.
Poietika è pronta a conquistare il pubblico con una nuova edizione: ‘la parola che arde’ il fil rouge degli eventi in programma da aprile a settembre a Campobasso e in tutto il territorio regionale. Un evento su cui, per la prima volta, ha deciso di investire anche la Spinosa Costruzioni, sponsor ufficiale della manifestazione.
«Una lunga scia luminosa alimentata da scrittori, fotografi, economisti, musicisti, filosofi, poeti ed attivisti, da loro tenuta viva anche quando il buio sembra essere più cupo. Corroborata da chi ha covato il sacro fuoco e conosce bene il sigillo che la fiamma ha impresso sulla carne. Perché ora più che mai c’è necessità di un’arte che scruti il mondo senza veli e senza schermi, che dica il mondo da dentro le sue bende. Un’arte che sia argine e testimonianza di umanità, anche quando dell’umanità appaiono soltanto i brandelli». Ha detto ieri mattina Valentino Campo, direttore artistico di Poietika, nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna accanto all’assessore regionale al Turismo e alla Cultura Vincenzo Cotugno, alla presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti e al governatore Donato Toma, che ha colto appieno la ‘metafora’ della V edizione della rassegna bruciando simbolicamente i fogli su cui aveva appuntato il suo intervento: «È il fuoco della cultura», ha detto tra gli applausi.
Un simpatico ‘fuoriprogramma’ per ribadire «la valenza di questo evento – ha poi sottolineato Toma – ,rintracciabile nel giudizio estremamente positivo che la stampa di settore, in diverse circostanze, ha voluto dargli. Non solo. È di qualche giorno fa la notizia che il Ministero per i Beni e le Attività culturali abbia selezionato Poietika tra i progetti nazionali più interessanti. Potrei fare un lungo elenco di quelli che sono i punti di forza e di eccellenza della rassegna. Io mi limito a citarne due, che sono poi la sintesi, per taluni versi rivoluzionaria se rapportata al contesto culturale molisano, di questo straordinario prodotto d’arte: contaminazione e globalizzazione. Scrittori, poeti, fotografi, economisti, filosofi, musicisti, attivisti provenienti da Paesi che hanno storie e tradizioni diverse. Una eterogeneità di esperienze, un mix di vissuto personale, un travaso di idee, che trovano il loro punto di amalgama nell’incontro, nel dialogo interculturale, nel Molise che diventa baricentro del mondo e nel globale che si interfaccia con il locale. Ecco, questo è l’humus innovativo ed eccezionale sul quale attecchisce la pianta di Poietika».
«Una manifestazione che ha portato il Molise fuori dai confini regionali – ha sottolineato l’assessore Vincenzo Cotugno – per noi è fondamentale la condivisione. Lo stiamo facendo con il piano strategico del turismo, lo stiamo facendo con i tavoli tematici che sono estremamente partecipati ed entro maggio scriveremo il vero piano del turismo e della cultura in questa regione per i prossimi cinque anni, condividendolo con il territorio. Quello di Poietika è il luogo ideale per il dibattito tra il locale e il globale, tra il Molise e il Mondo».
Soddisfatta la presidente della Fondazione Molise Cultura, Antonella Presutti: «Poietika giunge ala quinta edizione diventando uno dei festival più importanti a livello nazionale ed internazionale. Tutto ciò è stato possibile investendo sulle professionalità locali. Sull’Espresso è stato scritto nei giorni scorsi che la cosa straordinaria è che Poietika si svolga in Italia e in Molise. Poieitika rivolge lo sguardo al territorio perché siamo assolutamente convinti che attraverso la cultura il nostro territorio può essere veicolato a livello nazionale e mondiale. Il Molise deve essere portato fuori dal Molise perché ha tanto da offrire e il resto del mondo deve entrare in Molise come sta accadendo, in questo momento, con la mostra di Steve McCurry che registra una presenza davvero significativa di visitatori che vengono da altre realtà e che toccano con mano la nostra regione».
La rassegna, come già sperimentato lo scorso anno, vivrà due momenti: il primo dall’8 al 16 aprile al Teatro Savoia di Campobasso, il secondo, dedicato alla musica,nei più suggestivi borghi molisani durante tutta l’estate.

Il programma

Poietika nasce nel 2015 come ideale luogo di incontri, di conversazioni e dialoghi, tra il locale e il globale, tra il Molise e il mondo. Dopo quattro edizioni in cui la parola è stata declinata nelle sue varie sfaccettature artistiche e con ospiti straordinari (basta nominare Steve McCurry, Adonis, Umberto Galimberti, Pupi Avati, Tahar Ben Jelloun, Jorge Galan, Antonio Moresco, Ibrahim Nasrallah, Vito Mancuso, Valerio Magrelli, Mariangela Gualtieri, Milo De Angelis, Patrizia Valduga, Ian Goldin, Cristiano Godano, Emidio Clementi e tanti altri), l’appuntamento del 2019 ribadisce la scelta di campo e la visione della cultura intesa come veicolo di denuncia, di testimonianza anche scottante e scomoda, per niente rassicurante. Straordinario il cartellone di ospiti, provenienti da tutto il mondo e coinvolti in dialoghi al Teatro Savoia (orario incontri 18.30, ingresso 3 euro tranne Wim Mertens) incentrati sulla necessità di dire la verità, sull’urgenza di non tenere la parola in scacco.
Lunedì 8 Aprile inaugura la rassegna SALVATORE NATOLI con la Lectio magistralis “Dire la verità”: Natoli – ordinario di filosofia teoretica presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca – rifletterà sulla necessità rivoluzionaria di esprimere la verità per scardinare l’ipocrisia in una società nella quale contano sempre di più la carriera, il potere, il denaro, l’apparire ancora più dell’essere.
Martedì 9 il primo degli appuntamenti internazionali: VANDANA SHIVA, in una conversazione con il giornalista Stefano Liberti. L’attivista e ambientalista indiana, presidente di Navdanya International, è una voce alta e forte che denuncia ciò che sta accadendo nel mondo: lo sfruttamento della terra, la questione climatica e ambientale, le biodiversità e l’alimentazione; una testimonianza contro le minacce e gli interessi delle multinazionali.
Ancora una figura femminile, anch’ella di risonanza mondiale: LETIZIA BATTAGLIA, che mercoledì 10 dialogherà con Gianna Piano. Un incontro sulla fotografia intesa come atto di denuncia contro le ingiustizie: una donna dietro l’obiettivo per rendere testimonianza e raccontare gli ultimi e gli indifesi.
Fotografia e impegno sociale anche giovedì 11: al Palazzo Gil PINO BERTELLI – figura chiave del neosituazionismo, fotografo, saggista, regista e critico cinematografico – terrà un incontro sul ruolo della fotografia sociale. Lo stesso Bertelli, durante tutto lo svolgimento della rassegna, curerà l’iniziativa “Poietika messa a fuoco da Pino Bertelli. I volti e i luoghi di Poietika fissati nei suoi scatti”.
Il filo conduttore di Poietika tocca il tema economico e delle diseguaglianze sociali. Se ne occupa JASON HICKEL venerdì 12 aprile, in una conversazione con il prof. Alberto Pozzolo, ordinario di economia politica presso l’Università degli Studi del Molise. L’antropologo inglese, che ha insegnato alla London School of Economics e in prestigiose istituzioni internazionali, affronterà il tema della dicotomia tra Paesi ricchi e poveri, la povertà alimentata da chi ha tutti gli interessi perché sussistano tali differenze. Immancabile l’appuntamento musicale, in esclusiva per Poietika: l’unica data italiana del nuovo tour di WIM MERTENS sarà quella del Teatro Savoia, sabato 13 aprile. L’autorevole compositore e pianista belga si esibirà con il violinista Nicolas Dupont in un viaggio in bilico tra ricerca e dialogo, tra cultura alta e popular.
La parola torna protagonista negli ultimi due incontri, con altri due altissimi profili internazionali. Lunedì 15 Aprile NEDIM GURSEL dialoga con il poeta Jean Portante. Nonostante sia stato processato per blasfemia dal governo turco, Gürsel continua la sua testimonianza all’insegna della modernità, dell’eguaglianza e della libertà: il fuoco della parola è sempre vivo e continua ad ardere incessantemente.
Straordinario il finale di martedì 16 che vedrà di nuovo sul palco del Teatro Savoia Jean Portante, in dialogo con RAUL ZURITA. Il poeta di Santiago del Cile – Premio Nacional de Literatura (de Chile) nel 2000 – simboleggia la Parola resiliente e necessaria. Torturato e condannato dal regime di Pinochet, Zurita ha continuato a testimoniare con la parola poetica e con le sue performance la situazione cilena dopo il golpe del 1973. La sua parola è argine e fiamma viva.
Altrettanto significativa sarà la sessione estiva, all’insegna della musica e del suo rapporto con la parola e le immagini. Si tratta di Sonika Poietika e vedrà presenti tra luglio e agosto, in alcuni dei più magici borghi molisani, nomi come Giardini di Mirò e Paolo Benvegnù, GaLoni, Iacampo, Paolo Tocco, Matteo Passante, Riccardo Ceres, Frank Lisciandro (con le sue fotografie che ritraggono Jim Morrison), Ezio Guaitamacchi con il progetto Poeti Rock. La parola che arde, insieme alla musica, per un’estate unica.

 

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