Ancora pochi giorni a disposizione per visitare “Icons”, la mostra antologica di Steve McCurry inaugurata a fine gennaio a Palazzo Gil di Campobasso, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 28 aprile.
Un’esposizione durata oltre 100 giorni e che per le festività alle porte raddoppia l’orario di apertura al pubblico: da domani fino a domenica 28 aprile, infatti, sarà possibile accedere all’esposizione tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 20.
Il percorso artistico del grande fotografo americano raccontato attraverso 130 immagini e alcuni inediti ha già riscosso un grande successo di pubblico: quasi 8 mila ingressi, con grande partecipazione dei più giovani e tanti visitatori extra regione. Scegliere di esporre nel capoluogo molisano quindi si è rivelata una scelta vincente e capace di attirare l’attenzione su un territorio ancora tutto da scoprire.
La mostra, concepita da McCurry e dalla curatrice Biba Giacchetti come un concentrato di tutto il suo percorso di fotografo e umanista, è promossa dalla Fondazione Molise Cultura, in collaborazione con Sudest 57 e con il sostegno della Regione Molise – assessorato alla Cultura. L’esposizione consente al visitatore di attraversare le frontiere e conoscere da vicino un mondo complesso, in profonda trasformazione.
Una retrospettiva che raccoglie l’insieme della vasta produzione di Steve McCurry, a partire dai suoi viaggi in India e poi in Afghanistan, da dove veniva Sharbat Gula, la ragazza che ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.
A pochi giorni dalla chiusura della mostra, arriva puntuale anche l’esortazione di Antonella Presutti, presidente della Fondazione Molise Cultura: «Icons è un racconto umanissimo e atemporale della vita, delle storie, dei luoghi che Steve McCurry ha attraversato fin qui, incorniciato in un allestimento meraviglioso nel Palazzo Gil di Campobasso. La mostra è un’opportunità unica per attraversare 130 scatti, di cui 10 inediti, del grande fotografo, per viaggiare nel mondo e con il mondo e per conoscere una Regione dalle tante bellezze e dalle infinite potenzialità».

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