Come tutte le persone di buonsenso, noi di Primo Piano Molise siamo contro la guerra e contro ogni forma di violenza. Oggi, in particolare, condanniamo con forza l’invasione russa in Ucraina. Per questa ragione il 2 marzo parteciperemo alla veglia di preghiera organizzata dall’arcivescovo Bregantini. Il 3 marzo saremo invece in piazza a Campobasso per prendere parte al presidio silenzioso che si terrà davanti al Municipio.
Per quanto possa sembrare inutile, manifestare il proprio dissenso alla guerra è fondamentale. Non è il tempo delle frasi dette e non dette, delle mezze parole, dei se e dei ma. Non è il tempo di trovare scuse, di affermare che si poteva ma non si è fatto, che l’Occidente ha le sue responsabilità. Il tempo delle chiacchiere è scaduto nell’istante in cui Putin ha ordinato l’invasione di un territorio indipendente da 30 anni, seminando paura, sangue, morte.
Le immagini dei bimbi ucraini che piangono dilaniati dal terrore, oltre a spezzare il cuore, testimoniano il fallimento del genere umano.
Proprio perché è importante condannare pubblicamente Putin e definirlo un criminale, il silenzio della politica molisana fa rumore. Al di là di qualche commento social, nessuno, tranne il presidente Roberti, ha speso una parola, ha intrapreso iniziative, ha espresso ‘ufficialmente’ la sua ferma condanna. Un silenzio che fa male e sa di complicità.

Luca Colella

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