“Ho voluto incontrare i sindacati e gli industriali perché sto lavorando al programma per la città. E per operare al meglio è fondamentale ascoltare le maggiori istituzioni e le parti sociali, e riflettere su quelle che sono le esigenze primarie della cittadinanza. Questo è inoltre un modo per abbattere quel muro di incomunicabilità che caratterizza il rapporto tra pubblica amministrazione e comunità. I valori a me più cari sono quelli dell’onestà, della trasparenza e del rispetto delle regole, ed è su questo che ho intenzione di improntare il programma. Isernia ha avuto nella storia un ruolo importante ed oggi deve tornare ad essere la città guida del territorio”. Così l’avvocato Ugo De Vivo, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative, ha introdotto i lavori del vertice di ieri mattina con i rappresentanti dei sindacati e dell’associazione degli industriali. Il lavoro e il rilancio dell’economia sono stati il terreno di confronto su cui si è svolto il dibattito.

“Ho ascoltato con interesse la Giunta della Camera di commercio – ha affermato De Vivo – ed ho appreso che il commercio locale si trova in un forte stato di sofferenza. Tra i fattori che acuiscono le difficoltà della categoria c’è sicuramente l’esiguità della popolazione, cui aggiungere la scarsa attrattività della città nei confronti degli abitanti dei territori limitrofi. Deve esser compito dell’amministrazione comunale, – continua il candidato sindaco del centrosinistra – pur riconoscendo il periodo di crisi nazionale ed europea, far sì che Isernia possa tornare ad attrarre i residenti delle aree vicine, affinché il commercio possa beneficiarne. Ed ecco che bisogna agire su due fronti: quello turistico-culturale e quello della riqualificazione urbanistica. Vi è l’assoluta urgenza di aprire finalmente il Museo dell’Homo Aeserniensis, favorendo così il flusso turistico, magari anche delle scolaresche”.

Altro intervento necessario, nel percorso di rilancio del capoluogo di provincia, “è la promozione del centro storico – ha sottolineato – che non può restare ricettacolo di spacciatori e prostituzione”. Poi il tema Auditorium. In merito l’avvocato ha commentato: “È una Ferrari. È nata per vincere, ma immagino sia ferma ai box. L’amministrazione avrebbe già dovuto prevederne le modalità di gestione, invece temo che sarà inaugurato e poi dovrà chiudere perché manca un programma gestionale dell’opera”. Per le giovani generazioni, Ugo De Vivo ha proposto di realizzare un’area sportiva qualificata in località Le Piane presso l’attuale Terminal Bus: “Un impianto completo – ha spiegato – che comprenda diversi spazi dedicati al calcio, alla corsa, alla bicicletta e anche allo skateboard”.

Ma il confronto con i sindacati si è soffermato in particolar modo sui temi del lavoro. L’obiettivo di De Vivo è quello di studiare sistemi che sostengano gli imprenditori locali, affinchè questi ultimi non fermino la loro corsa verso lo sviluppo. Azioni di microcredito e possibilità di promuovere tassazioni agevolate sono questioni che il candidato sindaco sta vagliando con gli organi di settore. Nel contesto i sindacalisti presenti hanno dato il loro apporto, in termini di idee e di segnalazione di criticità. Giovanni D’Aguanno (Cgil) ha presentato alcuni dati sulla situazione in cui versa l’industria nella provincia di Isernia: “Sono sempre più numerosi, oggi, gli imprenditori che si rivolgono ai sindacati perché non sanno più come andare avanti. Ed è di vitale importanza, d’altro canto, trovare una soluzione per quei lavoratori che non hanno reddito”.

Sull’occupazione è intervenuto anche Enrico Staffieri (Uil), che ha precisato: “Nella provincia di Isernia il 30/31% della popolazione non lavora. Sono circa 18mila i disoccupati iscritti al Collocamento, con punte di disoccupazione giovanile che superano il 50%. Ma il dato allarmante che soltanto il 10% delle aziende che apre i battenti nel capoluogo pentro ha origini isernine. Tale fenomeno, che può lasciare spazio ad infiltrazioni criminose, deve essere arginato. E a tal fine c’è bisogno di un’amministrazione attenta”.

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