Trascorsi dodici giorni dalla nomina del commissario, continua la paralisi amministrativa del Comune di Isernia. Fin ora, di rilevante c’è solo il decreto numero 11 del 22 giugno scorso, con il quale Vardè ha assegnato le deleghe ai due sub commissari. Il sito web di palazzo San Francesco ha ormai smesso di “parlare” da molto tempo, nonostante la legge obblighi gli enti locali all’uso dell’Albo Pretorio elettronico per rendere più trasparente l’azione amministrativa e facilitare l’accesso agli atti da parte dei cittadini. Gli ultimi provvedimenti della fase commissariale riguardano la liquidazione delle spese per la fornitura di pneumatici, per l’energia elettrica, per le utenze Tim, oltre alla proroga del contratto per il servizio di vigilanza per il palazzo di Giustizia. Insomma, ordinaria amministrazione. Tante le risposte che dovrà dare il commissario in queste settimane, a cominciare dal risanamento dei conti, in virtù del patto di stabilità violato e del dissesto finanziario che si aggira intorno ai quattro milioni di euro. La gente attende risposte concrete, che sicuramente Vardè saprà dare, essendosi liberato del gravoso incarico che ricopriva a Napoli dove, in qualità di Commissario nominato dal governatore della Regione Campania, Caldoro, aveva il compito di individuare i siti in cui collocare le nuove discariche. Intanto, in attesa di vedere quali risposte arriveranno dal commissariamento della città, i consiglieri eletti e poi decaduti del centrosinistra hanno sollecitato un incontro con Vardè. Fin qui la richiesta non ha ricevuta una risposta.

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