L’esempio e l’insegnamento, ancora una volta, arrivano dai più piccoli. A soli dieci anni hanno capito che la grande Ndocciata di Agnone, andata in scena nei giorni scorsi, non poteva essere solo il rinnovarsi di un rito millenario, ma doveva diventare qualcosa di più concreto e anche di più grande. E così Andrea Orlando, Mariangela Di Niro e Michele Porfilio hanno pensato di realizzare delle piccole ndocce.
Hanno poi allestito una bancarella e le hanno vendute ai tanti turisti di passaggio. Il ricavato non servirà loro per comprare un gioco o delle caramelle, ma sarà donato ad una famiglia bisognosa di Agnone, in modo che la fiamma di quelle piccole ndocce possa scaldare, in concreto e non solo a chiacchiere, il cuore di chi ne ha effettiva necessità. «Grazie alla vostra generosità le fiamme di queste ndocce potranno regalare un bagliore di gioia a bimbi che hanno bisogno di una mano amichevole e gentile, come è stata quella dei nostri piccoli artigiani del mondo» commentano con orgoglio i genitori. Agnone spera di diventare Capitale della cultura, intanto grazie a Mariangela, Andrea e Michele è già di fatto la capitale della solidarietà.

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