Dopo settimane di incertezza, appelli accorati e un’inattesa ribalta mediatica, il meticcio Tonino è finalmente tornato tra le braccia del suo proprietario, il signor Angiolino Masciotra, un uomo di 83 anni profondamente legato al suo fedele amico a quattro zampe. La consegna dell’animale, avvenuta ieri mattina presso l’abitazione dell’anziano in contrada Secolare, a pochi chilometri da Agnone, ha segnato la conclusione di una vicenda che ha appassionato non solo la comunità locale, ma anche l’opinione pubblica nazionale, grazie all’interessamento di Mediaset e di numerosi media locali.
La storia di Tonino ha avuto inizio agli inizi di febbraio, quando Angiolino ha dovuto affrontare un delicato intervento chirurgico a Pescara. Costretto ad assentarsi per un periodo di convalescenza, l’uomo ha affidato il suo cane ai vicini, convinto che sarebbe stato accudito fino al suo ritorno. Tuttavia, pochi giorni dopo, il meticcio si è allontanato, forse alla ricerca del suo padrone, e ha raggiunto Agnone, dove è stato notato e segnalato alle volontarie dell’associazione animalista Agape Odv. Come da prassi consolidata, le volontarie hanno preso in custodia l’animale, provvedendo a garantirgli cure e assistenza.
Al ritorno dall’ospedale, Angiolino ha scoperto con sgomento che Tonino non era più al suo posto. Disperato, ha lanciato un appello tramite un sito locale, chiedendo aiuto per ritrovare il suo compagno di vita. La richiesta ha suscitato un’ondata di solidarietà e ha portato alla luce il caso, che ben presto è diventato oggetto di una disputa tra il proprietario e l’associazione.
Le volontarie di Agape, nel frattempo, avevano già provveduto a microchippare e vaccinare Tonino, attenendosi alle normative vigenti per la tutela degli animali randagi. Tuttavia, la rivendicazione di Angiolino ha generato un acceso dibattito: da un lato, il diritto dell’anziano di riavere il suo cane; dall’altro, l’impegno dell’associazione nella protezione degli animali senza proprietario.
La controversia è giunta fino all’amministrazione comunale di Agnone, con il sindaco Daniele Saia che ha deciso di intervenire direttamente. Dopo aver esaminato il caso, ha emesso un’ordinanza per la riconsegna del cane, affidandola alle volontarie di Agape. Nel frattempo, Angiolino ha ricevuto anche una multa per non aver provveduto in precedenza alla registrazione del suo animale tramite microchip, un obbligo di legge per tutti i proprietari di cani.
Il lieto fine: un ritorno tra lacrime e affetto. Mentre si profilava una possibile battaglia legale, la vicenda ha preso una svolta decisiva quando le volontarie hanno deciso di riconsegnare Tonino al suo padrone. L’incontro tra Angiolino e il suo cane è stato carico di emozione: l’uomo, con le lacrime agli occhi, ha stretto a sé il suo fedele compagno, ringraziando di cuore chi si era preso cura di lui in quei giorni difficili. Anche Tonino ha manifestato segni di affetto e riconoscenza nei confronti delle volontarie, quasi riluttante a lasciarle andare.
«È come un figlio tornato da molto lontano», ha affermato un commosso Angiolino, promettendo di non separarsi mai più dal suo amico a quattro zampe.
La vicenda di Tonino si è così conclusa con un lieto fine, ma ha anche acceso un importante riflettore sulla necessità di rispettare le normative vigenti in materia di tutela degli animali domestici, per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.
ppm