Ma i “benedetti” lavori di messa in sicurezza del ponte “Longo”, quello tra Belmonte del Sannio e Castiglione Messer Marino, stanno andando avanti oppure no? È quello che si chiedono le comunità al di qua e al di là dell’imponente struttura viaria chiusa al traffico veicolare dal settembre del lontano 2018. I cantieri ci sono, in effetti, ma di movimenti di macchine operatrici non c’è traccia, almeno non in maniera continuativa. Il dubbio che i lavori si siano impantanati è più che legittimo.
Proprio per fugare ogni fraintendimento, la nostra redazione ha chiesto conto all’ufficio stampa del Dipartimento Anas Abruzzo, Lazio e Molise, degli aggiornamenti in merito allo stato di avanzamento dei lavori relativi al primo stralcio del viadotto Sente, quelli consegnati «in via d’urgenza» il 16 settembre 2024, più di un anno fa dunque.
«Gli interventi di messa in sicurezza dell’impalcato sono stati completati – spiegano dagli uffici dell’Anas addetti alle comunicazioni con la stampa –. Attualmente sono in fase di conclusione gli interventi di consolidamento delle fondazioni sulla pila sette. Sono in fase di esecuzione ulteriori indagini geognostiche sulle pile alte».
Riassumendo: l’impalcato è stato messo in sicurezza, stanno completando il consolidamento della pila interessata ad una roto-traslazione e, nel frattempo, i tecnici dell’Anas stanno provvedendo ad ulteriori indagini sulle pile più alte. Ulteriori approfondimenti tecnici che molto probabilmente causeranno una rimodulazione dei tempi.
«Per quanto riguarda gli interventi sulle pile alte – continuano dall’ufficio stampa dell’Anas –, data la loro notevole complessità strutturale, sono stati svolti ulteriori indagini e approfondimenti tecnici. Nell’ambito della redazione del progetto costruttivo, l’appaltatore ha affidato un incarico specifico al professor ingegner Mario Petrangeli, per analizzare i nuovi dati, con l’obiettivo di ottimizzare l’intervento complessivo. Questa fase di approfondimento – ammette poi Anas – ha comportato un prolungamento dei tempi di realizzazione degli interventi previsti nel primo stralcio».
Una dilatazione delle tempistiche che preoccupa le comunità dell’Alto Molise e Vastese in merito alla paventata ipotesi di una riapertura, sia pure parziale, della struttura al traffico veicolare, magari con un senso unico alternato così come prospettato in precedenza.
Anche in merito a questa questione specifica la nostra redazione ha chiesto ad Anas dei chiarimenti. «È fondamentale precisare che, nonostante il ritardo nello stralcio uno, esso non influenzerà la data di riapertura al traffico – replicano dall’ufficio stampa –. Gli attuali interventi di manutenzione straordinaria, sebbene necessari per la sicurezza, non sono sufficienti alla riapertura al traffico leggero (massimo 7,5 tonnellate, ndr), che resta vincolata alla realizzazione dei successivi e più estesi interventi previsti nello stralcio due».
Insomma, stando a quanto precisato da Anas, la riapertura parziale non ci sarà, se non quando tutta la struttura, dal versante molisano a quello abruzzese, sarà messa in sicurezza. Il problema, per stessa ammissione dell’Anas, è che al momento non ci sono i soldi per completare gli interventi. «Si ribadisce – chiude infatti l’ufficio stampa dell’Anas – che, ad oggi, per lo stralcio due si è ancora in attesa del necessario finanziamento».























