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Sul depuratore rotto di località Fossato presto partiranno dei lavori. Ad annunciarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Agnone, Maurizio Cacciavillani, che considera la questione irrisolta “una patata bollente che ci siamo ritrovati a dover gestire appena insediati”. Si scopre che il depuratore è di nuova realizzazione. È stato costruito solo quattro anni fa, alla “modica” cifra di circa ottocentomila euro. Secondo i sopralluoghi svolti dall’Ente di Via Verdi, ha funzionato per poco, addirittura pare che manchino dei pezzi che permettano alla struttura di svolgere il suo servizio. “Ci siamo trovati in un pasticcio enorme – dice Cacciavillani – La vicenda risale ad un periodo precedente all’insediamento dell’attuale amministrazione. Già il commissario prefettizio aveva evidenziato il problema ed inviato una serie di diffide agli enti preposti. Diffide che noi abbiamo provveduto a ricalcare”. La gestione dei depuratori di Agnone (a parte quello di Fossato, ce n’è uno in località Majella, un altro nella contrada di Fontesambuco ed infine a Villacanale) sarebbe a carico di una ditta, tramite la Comunità Montana “Alto Molise”. Secondo quanto spiegato dall’assessore e sottolineato già in precedenza dal sindaco della cittadina, Michele Carosella, l’intento del Comune era di affidare alla ditta in questione e l’Ente Comunità Montana (in fase di liquidazione) il depuratore rotto, ma la risposta da parte di tali soggetti sarebbe stata negativa. Dunque, toccherà all’Ente comunale sobbarcarsi le spese per risistemare la struttura fuori uso. “Ci stiamo preparando per i lavori – dice Cacciavillani – sul bilancio si prevedono somme per rimettere in sesto il depuratore. Anche perché il problema è grave”. La cifra dovrebbe ammontare a quarantamila euro. Il caso del depuratore malandato era stato sollevato dal consigliere d’opposizione Gaetano Mastronardi, che lo scorso anno aveva presentato un’interrogazione al primo cittadino, sostenendo anche che la quota del canone versata per il servizio di depurazione da parte dei cittadini fosse indebita. “Il prossimo mese arriveranno le bollette dell’acqua – ribadiva qualche giorno fa Mastronardi – e cercheremo di capire se i costi della depurazione vengono presi in considerazione nella somma che i cittadini devono pagare”. Poi aggiungeva: “Abbiamo appurato che c’è gente che non paga l’acqua, alcune persone sono state anche individuate, quindi il Comune dovrebbe trovare una soluzione”. “La questione della bolletta è un po’ strumentale – riflette invece Cacciavillani -anche perché i costi da pagare riguardano tutti gli impianti di depurazione. Inoltre, con quegli oneri il Comune può permettersi di pagare per sistemare la struttura rotta”. Come andrà a finire?

 

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