La revoca del provvedimento a firma dei vertici Asrem sulla riduzione di ore del Pronto soccorso dell’ospedale “Caracciolo” avverrà entro domani (oggi per chi legge, ndr). È quanto dichiara il primo cittadino di Agnone, Lorenzo Marcovecchio, impegnato, ieri mattina, a Campobasso per trovare una soluzione al ridimensionamento a firma di Sosto, Lucchetti e Forciniti che dall’8 luglio prossimo avrebbero di fatto trasformato il Pronto soccorso da h24 ad h12 causa la cronica carenza di medici. Tuttavia nelle ultime ore la svolta al problema con il reperimento di due camici bianchi i quali hanno dato piena disponibilità ad accettare l’incarico. La firma dei due professionisti è attesa per questa mattina. Oltre al sindaco di Agnone, a prendere parte all’incontro il dottor Benedetto Potena, responsabile del Pronto soccorso di Isernia e Loredana Paolozzi, dirigente Asrem della gestione risorse umane. A rappresentare l’Azienda sanitaria regionale, il direttore amministrativo, Antonio Forciniti.
«È stato un incontro positivo e propositivo con l’Asrem che ha ribadito la volontà di mantenere il servizio h24 in un territorio difficile come quello dell’alto Molise che copre diversi centri abruzzesi – le prime parole di Marcovecchio -. Adesso attendiamo la firma dei due professionisti che dovrebbe materializzarsi domani mattina (oggi per chi legge, ndr). Sono fiducioso e mi auguro che questo possa essere il primo passo per il rilancio di una struttura la quale merita rispetto e attenzioni particolari vista la configurazione di ospedale di area particolarmente disagiata. Circostanza che non mi stancherò mai di ripetere fino a quando, Regione e commissari, non riconosceranno nei fatti lo status attribuito con il decreto Balduzzi al nostro ospedale».
Nel momento in cui i due nuovi medici non riuscissero a coprire tutti i turni, entrerà in gioco il 118, precisa Marcovecchio che infine smentisce le voci su una possibile chiusura dell’unico reparto rimasto in vita, quello di Medicina guidato da Giovanni Di Nucci.
«Nelle ultime ore si è parlato del mancato rinnovo contrattuale ad un medico in servizio in Medicina che avrebbe messo in discussione la salvaguardia del reparto. Posso dire che la notizia è infondata visto l’interessamento dell’Asrem a mantenere in pianta stabile il professionista». Parole, quelle di Marcovecchio, che attendono di essere ratificate con atti ufficiali. Prima di allora e considerato quanto accaduto in passato, in tanti rievocano l’incredulità di San Tommaso.

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