Da Avis a Fidas, la storia delle donazioni di sangue in alto Molise taglia un invidiabile traguardo: 40 anni di vita. Una cavalcata di quattro decenni che ha visto l’associazione, fondata il 30 marzo del 1984 dai medici Luigi Falasca e Gelsomino De Vita, impegnata nel campo sociale con iniziative a tutto tondo. Innumerevoli i progetti finanziati: dalle borse lavoro, alle attività sportive (in molti ricordano ancora la prima squadra di basket), passando per la realizzazione di opere pubbliche che hanno abbellito non solo Agnone ma diversi centri del comprensorio. Non solo, considerata la vicinanza al mondo giovanile e l’aiuto concreto fornito a famiglie meno abbienti. Il tutto grazie all’azione messa quotidianamente in campo da 500 donatori tra cui quelli dei paesi limitrofi quali Poggio Sannita, Belmonte del Sannio, Capracotta, Pietrabbondante, Bagnoli del Trigno, Pescopennataro, Vastogirardi e Castiglione Messer Marino (Ch). A dare forte impulso alle attività l’indimenticato maresciallo dei Carabinieri, Michele Palmiero a cui va il grande merito di aver organizzato e motivato un sodalizio che resta tra i più longevi del territorio. A Palmiero è stata intitolata la sezione di piazza Dante Alighieri nel cuore del centro storico d Agnone. In quarant’anni di vita le donazioni dell’associazione agnonese hanno raggiunto qualcosa come 19.000 sacche di sangue “materia” prima per salvare vite umane negli ospedali della regione. Al primo presidente Avis, il ginecologo Luigi Falasca, si sono avvicendanti l’artigiano Nicolino Capparozza, tutt’ora pilastro insostituibile dell’associazione, l’informatrice medica Ivana Masciotra e l’ingegnere, Riccardo Di Pasquo, attuale presidente. Tra i volontari che nell’arco del tempo si sono distinti spiccano sicuramente i nomi di Felice di Cesare, Costantino Fattore, Gaetano Amicarelli, Enzo Di Pasquo. I salassi vengono tutt’ora effettuati all’interno dell’ospedale San Francesco Caracciolo in piena autonomia. In passato venivano monitorati in maniera del tutto gratuita dai camici bianchi, Rita Rosato, Bambina Mastronardi e Gelsomino De Vita che ancor oggi veste il ruolo il direttore sanitario della Fidas Agnone. Tra le numerose attività realizzate anche quella di incontri e seminari per l’aggiornamento sanitario con crediti ministeriali per i partecipanti che hanno registrato la presenza di relatori di fama nazionale e internazionale. «Un grazie di cuore va a tutti i donatori di Agnone e dei paesi limitrofi – dichiara Riccardo Di Pasquo, presidente della Fidas locale – Grazie alla loro generosità continuano a regalare speranza e, soprattutto, consentono a molte persone di riprendere in mano la propria vita». Questa sera nei locali di Piazza Dante Alighieri, i responsabili della Fidas Agnone accoglieranno volontari e simpatizzanti per un brindisi che vuole festeggiare i quarant’anni di vita, ma in particolare programmare le “sfide” del futuro.

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