Dopo le abbondanti piogge che hanno interessato il nostro territorio, lo scenario regionale evidenzia vigneti impraticabili, distese di cereali completamente allettati e coltivazioni orticole allagate. Particolarmente colpito il basso Molise, specie nei territori dei comuni di Campomarino, Portocannone, Guglionesi e San Marino in Pensilis. A causa delle abbondanti piogge, che hanno impedito di eseguire con regolarità i trattamenti fitosanitari, si sono verificati ingenti danni provocati dalla peronospera in tutti i Comuni del Basso Molise. I danni superano il 40% e 50% della produzione lorda vendibile e quindi la Ugl viticoltori, nella persona del presidente Costantino Pasquale, chiede ai Comuni e alla Regione di attivare tutte le procedure per i riconoscimenti della calamità naturale. Nelle aree colpite i viticoltori non riescono ad entrare sui campi per poter svolgere i trattamenti necessari a contrastare l’attacco della peronospora e dell’oidio e degli altri parassiti della vite. Il conto dei danni sulla produzione sarà caro e si aggiungerà alle difficoltà che il comparto vitivinicolo sta attraversando da molti mesi, a causa dell’elevata giacenza di vino nelle cantine conseguente al difficile andamento del mercato. Anche la Coldiretti Molise torna sull’emergenza vitivinicoltura, raccogliendo le angosciate segnalazioni delle imprese vitivinicole che rischiano di vedere definitivamente compromessa la capacità produttiva dei vigneti e con essa la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. «Le recenti straordinarie precipitazioni hanno creato un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora, una malattia fungina che può causare gravi danni alle viti e compromettere la qualità delle uve, con conseguenze disastrose sull’economia delle aziende vinicole della regione». La situazione di emergenza è tale da richiedere prontamente l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, oltre l’organizzazione di un tavolo d’emergenza tra la Regione Molise ed il Masaf. «Coldiretti sottolinea la rilevanza che il settore vitivinicolo assume per l’economia regionale e ritiene che le Istituzioni debbano intervenire al fine di individuare soluzioni immediate che vadano oltre lo stato di emergenza, prevedendo provvedimenti a carattere finanziario per consentire alle imprese di investire risorse in attività di profilassi utili a contrastare per quanto possibile l’attacco virulento causato dal patogeno fungino, garantendo la difesa e la ripresa dei nostri viticoltori. Coldiretti ha sollevato il problema anche a livello nazionale affinché si possano individuare, di concerto con la Regione, strategie efficaci per superare questa difficile fase e proteggere l’interesse dei produttori. Va considerato che la viticoltura in Molise è al centro di una vera e propria “tempesta perfetta”; da un lato la fitopatia mai così aggressiva e dall’altro una situazione di mercato fortemente compromessa dalle ingenti giacenze di vino nelle cantine e soprattutto nelle cooperative. Non vorremmo che il combinarsi di tali emergenze, del tutto avulse dalla volontà e capacità imprenditoriale determini la definitiva destrutturazione del settore».

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