Il feretro con la salma di Rayco Todorov è in attesa delle autorizzazioni per essere rimpatriata in Bulgaria, dove arriverà via Grecia, col contributo di una colletta che a Santa Croce di Magliano è stata organizzata per aiutare la famiglia del 37enne bracciante assassinato barbaramente nella notte tra il 7 e l’8 febbraio, in contrada Melanico. Ieri a rilasciare le dichiarazioni alla stampa molisana è stato il fratello di Rayco, che ha raccontato come il 37enne fosse ubriaco nella notte dell’omicidio, si era perso nell’oscurità alla guida della sua macchina e aveva contattato telefonicamente la compagna, per cercare di farsi guidare e rincasare. Purtroppo, dopo le 22.30 del 7 febbraio non ne hanno avuto più notizie. Il fratello di Rayco conferma come il suo congiunto fosse persona stimata e brava, che non ha fatto assolutamente nulla di male e per questo chiedono giustizia, non sapendo il motivo del delitto. Intanto, abbiamo contattato il legale del 39enne di Santa Croce di Magliano fermato tra sabato e domenica dai Carabinieri col fermo del Pm, indiziato dell’omicidio. Guardiano di una impresa poco distante dal luogo del rinvenimento del corpo agonizzante di Rayco, non ha risposto alle domande del Pm. »Siamo in attesa della convocazione del Gip, il mio assistito nell’interrogatorio col Pm si è avvalso della facoltà di non rispondere», le parole dell’avvocato di Torremaggiore.

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