«Ciao Awa». Non ci sono foto sui social della ragazza ivoriana, appena 29nne, che ha perso la vita ieri in circostanze drammatiche a Casacalenda, per cause sì naturali, ma in un modo davvero tragico. Malore che l’ha stroncata nel corso di una camminata con una sua amica, dramma che ha gettato nello sconforto l’intera comunità calendina. L’associazione “Per non dimenticare” (gli amici di Tiziana) si è resa promotrice di una raccolta fondi da destinare alle sue bimbe, Fatima e Zeinab, sì, perché Awa era una dolce mamma e accudiva le sue figlie, ora costrette prematuramente a dire addio alla loro amata madre, con cui si erano trasferiti in Italia, nell’ambito di un programma di inclusione degli esuli. «La somma che si vuole destinare a tale causa può essere versata, tramite bonifico, sul Conto corrente della nostra associazione, Iban: IT 11H 02008 41001 000102837721, con la seguente causale: “Per Fatima e Zeinab”. La tragedia di Awa è stata commentata con dolore anche dalla sindaca di Casalenda, Sabrina Lallitto. «La nostra comunità, toccata ancora da un grave lutto, si sta dimostrando sensibile e operosa, come una famiglia. La macchina di solidarietà che si sta muovendo è straordinaria e mi sento di dover ringraziare tutti. Quando manca la famiglia naturale, la comunità ha il dovere di prendersi cura dei suoi figli. Un piccolo gesto fatto oggi può aiutare il futuro di due bambine. Grazie». Awa, assieme a una sua amica, era sulla strada adiacente al centro di accoglienza che la ospitava, amica che le aveva garantito sostegno sin dal primo momento, al suo arrivo con le figlie piccole in basso Molise. Senza che ci fosse alcun sintomo o presagio, la giovane donna è crollata al suolo. La richiesta dei soccorsi è partita repentinamente, ma all’arrivo dell’equipe del 118 da Larino, coi volontari della Croce di San Gerardo, non c’è stato più nulla da fare, che constatarne l’avvenuto decesso. In precedenza, a soccorrerla c’erano stati dei medici del paese. La giovane immigrata, dopo tante peripezie in giro per l’Europa, tra Francia e l’Italia (anche a Bologna) aveva trovato ospitalità a Santa Croce di Magliano accolta dal progetto Sai e poi il trasferimento a Casacalenda dove aveva trovato un lavoro, una casa dove poter crescere le sue bambine ma soprattutto una grande amica come Michelina e un’intera comunità che non le ha mai voltato le spalle facendola sentire a ‘casa’. L’amministrazione comunale, guidata dalla sindaka Sabrina Lallitto, si è messa subito a disposizione concretamente sia per tutte le spese che saranno necessarie per la cerimonia funebre sia e, soprattutto diremmo, per un supporto concreto anche per tramite degli assistenti sociali alle piccole di Awa. Bambine che frequentano le scuole cittadine, parlano italiano e sono perfettamente integrate nella vita della comunità che ieri sera forse non hanno nemmeno capito appieno cosa è realmente successo e che ora sono ospiti a casa dell’amica di Awa. Proprio per loro è massimo l’impegno della prima cittadina che, d’intesa con gli enti preposti, sta cercando di trovare la migliore soluzione possibile affinché le bambine restino in paese magari affidate ad una famiglia. La camera ardente per Awa è stata allestita presso il Mater Dei. La data del rito funebre non è stata ancora fissata, ma potrebbe svolgersi nella giornata di oggi. Intanto è stato già contattato un Imam per consentire alla giovane ivoriana di avere una cerimonia funebre secondo i dettami dell’Islam, sua religione. Il corpo sarà poi tumulato nel cimitero cittadino.

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