L’atmosfera cupa di lunedì, ultimo giorno utile (visto che il ventesimo cadeva di domenica) per revocare le dimissioni, lasciava presagire solo all’amaro epilogo. Antonio Tomei alla mezzanotte non le aveva ritirate e così d’ufficio è scattato il commissariamento prefettizio, che durerà a lungo, a meno di scenari oggi impronosticabili. Non c’è più un governo locale eletto a Guglionesi, ad appena nove mesi dal suo insediamento, eravamo alla fine del maggio 2023, dopo la vittoria confezionata alle urne il 14 e 15 maggio scorsi.
Guglionesi nel Cuore “infranta”, verrebbe da dire, visto il nome della maggioranza finita in pezzi, che ha costretto Tomei ad alzare bandiera bianca, col corredo di una crisi coronarica nelle fasi più concitate dell’animato confronto interno.
Le dimissioni furono presentate alla fine del drammatico Consiglio comunale del 12 febbraio scorso, poi rese note il giorno successivo. “A seguito delle dimissioni del sindaco del Comune di Guglionesi, Antonio Tomei, presentate al protocollo dell’Ente il 12 febbraio 2024 e divenute irrevocabili, è stata avviata la procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale. In attesa dell’adozione del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica, il medesimo organo – con decreto prefettizio in data odierna – è stato sospeso con la contestuale nomina della dottoressa Patrizia Perrino, dirigente della Prefettura di Campobasso, quale Commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione del Comune”, quanto recato dalla Prefettura. Intanto, nel paese, malumore e critiche investono un po’ tutti, sia per la fine così anticipata dell’esperienza amministrativa, sia per il mancato ritorno al voto il prossimo giugno.

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