Acque increspate, politicamente parlando, nel centrodestra, dopo le dichiarazioni dell’europarlamentare della Lega, Massimo Casanova, che ha rivendicato per la formazione salviniana la candidatura a sindaco di Termoli. A uscire allo scoperto è stato il tandem del gruppo consiliare “Noi Moderati”, con Fabio Cofelice e Roberto Di Pardo. Occasione colta al balzo per ritenersi sin qui non molto soddisfatti, evidentemente, della visibilità avuta, rispetto ai consensi del giugno scorso. I consiglieri regionali di ‘Noi Moderati’, Fabio Cofelice e Roberto Di Pardo, nel leggere con stupore le dichiarazioni rilasciate questa mattina sugli organi di informazione dall’eurodeputato Massimo Casanova, tese a rivendicare per la Lega la candidatura alla carica di sindaco della città di Termoli, e premettendo che l’esternare le singole velleità e idee sulla stampa non appassiona né l’elettorato né la stessa politica, precisano come qualsiasi confronto non possa prescindere dall’essere portato avanti nelle sedi opportune. «Al fine di un confronto legittimo e sereno, anche sui contenuti – così Cofelice e Di Pardo – chiediamo di tenere in debita considerazione come Noi Moderati, alle ultime Elezioni Regionali, ha fatto squadra nella coalizione di centrodestra. Pur risultando il quarto partito con due consiglieri regionali eletti, rispetto alla Lega, che ha eletto un solo consigliere ed è risultato ultimo partito, Noi Moderati non ha ottenuto alcun ruolo nell’esecutivo regionale. A differenza della Lega, che ha ottenuto, a fronte di un solo eletto, un posto in Giunta. Nonostante ciò, Noi Moderati si è messo a disposizione della coalizione di centrodestra, lavorando con spirito collaborativo nell’Assemblea legislativa regionale e nelle Commissioni Consiliari, rispettando i ruoli e le decisioni assunte. La Lega, a nostro parere, è stata già gratificata rispetto a chi ha ottenuto un maggiore riscontro numerico tra i cittadini. Auspichiamo che non ci siano fughe in avanti di nessuno e siamo disposti a una giusta concertazione e confronto con i partiti e i movimenti del centrodestra per trovare la sintesi su un candidato sindaco che sia la rappresentazione di tutta la coalizione. Tale metodo – concludono – deve valere sia per le Amministrative di Campobasso che di Termoli».

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