Banditi di nuovo in azione al Postamat di San Martino in Pensilis. L’ultima volta era stata l’otto settembre 2019, prima della pandemia, sempre nel medesimo luogo. In basso Molise, invece, assalti esplosivi agli sportelli Atm, che erano stati piuttosto diffusi nella decade precedente, non ne avevano più compiuti dal 25 giugno 2020, a Campomarino, in quella occasione. Così, dopo aver messo a ferro e fuoco sportelli di altre province, i malviventi sono di nuovo tornati a farsi sentire sul nostro territorio. Un boato assordante, quello che alle 5.30 di ieri mattina ha svegliato diverse persone in paese, quando l’oscurità ancora non aveva lasciato posto all’alba. Deflagrazione che ha subito messo in allarme i militari dell’Arma dei Carabinieri, sia della locale stazione, che della compagnia frentana, accorsi assieme ai Vigili del fuoco del distaccamento di Santa Croce di Magliano. Probabilmente adottando la solita strategia della “marmotta”, il commando ha fatto saltare in aria la postazione di corso Umberto, cagionando danni ingenti alla struttura, valutati come rischio statico proprio dai pompieri. Lo stratagemma che serve per rendere inutilizzabili le banconote trafugate dopo l’esplosione, lo “schiumablock”, ha funzionato egregiamente, secondo quanto appreso dalle fonti investigative, ma alla serata di ieri non era ancora stato quantificato il bottino, poiché il postamat era stato caricato di denaro contante al venerdì, proprio per soddisfare le esigenze della clientela e degli utenti nel primo fine settimana di aprile, quindi non ne sarebbero state inserite meno di 30-40mila euro. Occorre vedere quante ne siano state prelevate fino al momento dello scoppio e quante eventualmente siano sfuggite al meccanismo che ne rende tracce indelebili.
A dare per primo la notizia è stato sui social un cittadino, postando le foto del luogo e dei militari dell’Arma. Presente anche durante le operazioni di rilievo un nucleo di artificieri, così come il Niat del 115. A livello operativo, l’ufficio postale è stato dichiarato chiaramente inagibile. Per i prelievi Atm si suggerisce di recarsi nelle vicinanze, disponibili a Portocannone e Ururi, i cui uffici postali sono aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato. Investigatori al lavoro anche per valutare le immagini del circuito di videosorveglianza e forse non è un caso che l’assalto sia stato programmato dopo una domenica intensa per le forze dell’ordine, impegnate a garantire i servizi per le manifestazioni sportive che sono state organizzate sul territorio. Resta la preoccupazione per una tipologia di azioni che come detto da 4 anni non venivano più praticate.

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