Ultima Carrese prima del voto a San Martino in Pensilis, la terza dell’amministrazione Di Matteo, visto che nel primo biennio la manifestazione è stata annullata a causa del Covid. Prima volta da tempo per il carro dei Giovani a tagliare per primo sotto l’arco di Costantino, col tripudio di un popolo biancoceleste stanco di collezionare secondo posti dietri i rivali acerrimi dei Giovanotti. Non vincevano dal 2011. Vittoria più bella non ci sarebbe potuta essere, poiché è maturata partendo dietro il carro giallorosso, com’è da regolamento, in virtù della classifica dell’anno precedente, per poi sferrare l’attacco lungo il tracciato e arrivare al cambio, quando vengono avvicendati i buoi a metà percorso, in testa dopo un sorpasso magistrale. Più attardati i Giovanissimi gialloverdi, che hanno chiuso al terzo posto. Una esplosione di gioia clamorosa quando il carro biancazzurro è sbucato dalla curva che porta nel rettilineo d’arrivo, a successo ormai inattaccabile, festa proseguita anche per tutta la sera, coi classici sfottò e l’orgoglio di aver messo dietro i colori più ostici. Euforia, insomma. Perché la Carrese è identità, territorio, memoria storica, adrenalina pura, aggregazione, il governatore Roberti l’ha sintetizzata con un W la Carrese di San Martino in Pensilis, seguita dal Palazzo Baronale assieme all’amministrazione, all’onorevole Elisabetta Lancellotta e altri esponenti regionali, Palazzo Vitale si è spesa negli anni per salvaguardarla. Proprio la Lancellotta ha postato un messaggio sui social: «A San Martino in Pensilis, per assistere alla Carrese, la tradizionale Corsa dei Carri che deve la sua origine al ritrovamento delle Reliquie del San Leo, Santo Patrono del comune. Un caloroso abbraccio alle squadre dei Giovani, dei Giovanotti e dei Giovanissimi. Un ringraziamento al Sindaco di San Martino in Pensilis, Giovanni Di Matteo, e a tutta l’Amministrazione comunale per avermi invitata. Difendere l’Italia in Europa significa anche tutelarne le tradizioni!». Ma il mazzo di rose non è stato privo di spine. Per arrivare a disputare la Carrese ci sono volute molte ore di scrupolosi controlli, poiché erano spuntati bastoni acuminati vietati dal regolamento, molto rigido, dopo l’adozione dei protocolli e dei disciplinari che hanno tolto dalle sabbie mobili la Corsa. Si parla delle verghe elettriche, così come una coppia di buoi ha avuto questioni legate agli auricolari. Insomma, un pomeriggio ad alta tensione, che ha però denotato la collaborazione verso sindaco e commissione unica di vigilanza, sotto l’occhio attento delle decine e decine di agenti e Carabinieri, appartenenti alle forze dell’ordine, che vedono uno spiegamento imponente per garantire l’ordine pubblico.
Così, anche su questioni che in passato avrebbero potuto creare problemi ambientali, tutto è stato superato e i buoi coi carristi e i cavalieri sono scesi nel tardo pomeriggio lungo il tratturo fino alla linea della partenza, mentre l’attesa trepidante era delle migliaia di persone tripartire secondo i colori delle rispettive associazioni carristiche. Dopodomani, giovedì 2 maggio, la processione di San Leo, vedrà proprio il carro dei Giovani a portare il patrono che quest’anno vede le celebrazioni del millenario dalla nascita che culminerà nel 2025.

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