C’è chi ritiene che l’emergenza cinghiali sia molto più importante di quella relativa alla vicenda Carresi, ovviamente ci riferiamo al popolo social. Tuttavia, l’iniziativa assunta dai Giovani, che hanno denunciato gli arcirivali dei Giovanotti, non si esaurirà nella contesa sull’edizione 2025 della Corsa dei Carri di San Martino in Pensilis. Così, a margine del ricorso sull’esito della Carrese del 30 aprile, salgono alla ribalta le associazioni animaliste, che sottolineano: «Carresi, ecco la realtà per i buoi». «Il ritrovamento di un pungolo elettrico utilizzato durante la corsa e denunciato da una delle associazioni dei carristi – dicono il Presidente di Animal Law Italia ets Alessandro Ricciuti e il Referente per le campagne animaliste del Ceda Francesco Fortinguerra – dimostra quanto sia scarso il rispetto per il benessere dei buoi tanto sbandierato dai promotori pubblicamente e nel regolamento della corsa. Ed il fatto che questo attrezzo sia passato indenne ai controlli esercitati dalle pubbliche autorità presenti (forze dell’ordine, veterinari ecc), è assai indicativo della loro efficienza.
Presenteremo anche noi denuncia per maltrattamento per questo pungolo elettrico, tanto più che, non dimentichiamolo, anche l’uso dei pungoli “a chiodo”, previsto dal regolamento della corsa, è stato giudicato inaccettabile da un ente pubblico nazionale come il Centro nazionale di referenza nel benessere animale che ha sede presso l’istituto Zooprofilattico di Brescia».