Siamo onesti, non sappiamo quale sarà il clima in paese, a San Martino in Pensilis, dopo quanto deciso due sere fa, con provvedimento a firma del sindaco Giovanni Di Matteo, che ha squalificato il Carro dei Giovanotti, annullando la vittoria della Carrese del 30 aprile scorso, ora appannaggio dei Giovani. Soprattutto, non sappiamo quale sarà il riverbero sulla filiera animalista, quella che avversa la manifestazione, già uscita allo scoperto dopo ricorso e denuncia dei biancocelesti all’indirizzo dei giallorossi. La tradizionale Carrese, che ogni anno infiamma il cuore della comunità e celebra una delle più antiche competizioni di carri trainati da buoi, ha visto una svolta clamorosa nell’edizione 2025. Il sindaco Giovanni Di Matteo ha infatti emanato un provvedimento disciplinare nei confronti dell’Associazione Carro dei Giovanotti Onlus, a seguito di un’irregolarità riscontrata durante la gara del 30 aprile 2025. Il caso è emerso dopo il ricorso presentato dal Carro dei Giovani, il quale, tramite il proprio presidente Leo Maiorino, ha denunciato presunte irregolarità commesse dal Carro dei Giovanotti. Sebbene il ricorso sia stato presentato tardivamente e quindi considerato inammissibile dalla Commissione Unica di Vigilanza (CUV), l’organo di controllo ha comunque esaminato foto e filmati forniti dall’amministrazione comunale, rivelando un’anomalia significativa. Nel tratto finale della competizione, il Carro dei Giovanotti avrebbe impiegato una verga non conforme, diversa da quelle punzonate dalla Cuv e consegnate ufficialmente dall’amministrazione comunale. Questa irregolarità rappresenta una violazione del regolamento, motivo per cui il sindaco ha deciso di intervenire con un provvedimento disciplinare. Dopo aver preso in esame il parere della CUV e i regolamenti vigenti sulla Carrese, il sindaco Giovanni Di Matteo ha disposto le seguenti sanzioni: Squalifica del Carro dei Giovanotti per l’edizione 2025 della Corsa dei Carri. Revisione della classifica: il Carro dei Giovani viene proclamato vincitore dell’edizione 2025. Retrocessione del Carro dei Giovanotti al terzo posto per la gara del 2026. Decurtazione del sostegno economico che l’amministrazione comunale assegnerà al Carro dei Giovanotti per la preparazione della competizione del prossimo anno. Queste misure sono state adottate per garantire il rispetto delle regole e mantenere la competizione equa e corretta. La stessa Cuv, inoltre, si è riservata la possibilità di effettuare ulteriori segnalazioni, dato che sono ancora in corso verifiche su eventuali comportamenti scorretti da parte dei membri dei carri durante la gara. La decisione del sindaco ha inevitabilmente scatenato dibattiti e reazioni all’interno della comunità. Se da un lato i sostenitori del Carro dei Giovani si dichiarano soddisfatti per la revisione della classifica, dall’altro i membri del Carro dei Giovanotti potrebbero presentare un’ulteriore contestazione, sostenendo che la sanzione è troppo severa rispetto alla violazione riscontrata. Resta da vedere se questa squalifica avrà ripercussioni sulle edizioni future della Carrese e se l’Associazione Carro dei Giovanotti deciderà di ricorrere contro il provvedimento. Ciò che è certo è che la competizione, con la sua lunga storia e le sue radicate tradizioni, continua a essere al centro dell’attenzione e della passione dei cittadini di San Martino in Pensilis.
Lungo il post di commento dell’ex Tutore volontario delle Carresi, Pasquale Di Bello. «Che io sia tifoso del Carro dei Giovanotti, lo sanno pure i sassi. Che io abbia sempre improntato il mio impegno per le Carresi alla massima correttezza, senza mai guardare ai colori, al nome o al Paese di appartenenza di questo o quel Carro, penso lo dicano i fatti. O almeno me lo auguro. Fatta questa premessa, dico quindi quello che penso rispetto alla Carrese di San Martino. Lo faccio avendo assistito a tutte le prove di entrambi i Carri e alla Corsa del 30 aprile 2025.
Non vi è alcun dubbio che il Carro dei Giovanotti quest’anno abbia espresso la migliore preparazione degli animali, insieme ai tempi migliori. Il Carro dei Giovanotti, quest’anno, viste le forze in campo e i risultati, era nettamente superiore al Carro dei Giovani. Il sorpasso che tutti hanno visto, parla da solo. E questa è la corsa, prove comprese.
Poi ci sono i ricorsi e, su questo versante, il Carro dei Giovani ha rilevato violazioni regolamentari che il Sindaco di San Martino ha ritenuto di accogliere, annullando la vittoria precedentemente assegnata ai Giovanotti e assegnandola, d’ufficio, al Carro dei Giovani. Si può condividere o meno la decisione ma tale è e come tale va accettata. Il ricorso, quindi, lo ha vinto il Carro dei Giovani. Adesso invece, dopo Corsa e Ricorso, vorrei parlare del Finecorsa, ovvero di chi ha perso veramente. A perdere oggi è la Carrese. Non quella di San Martino ma tutte le Carresi. Da ex Tutore so quanto sia costata la battaglia culturale che abbiamo dovuto fare (uso il plurale perché siamo stati in tanti) per difenderci dagli animalisti, dalle accuse, dal fango e dalle calunnie che sono state scagliate contro le Carresi. Far passare oggi nuovamente l’idea che alla Carresi si maltrattino gli animali, restituendo argomenti, fiato e spago agli animalisti, significa decretare la morte della Tradizione. Vi assicuro che non siamo più nelle condizioni di difenderci come abbiamo fatto in passato. È stato un miracolo, allora, e non so nemmeno io come davvero sia potuto accadere. Forse eravamo solo più uniti. Adesso non abbiamo più accanto a noi Istituzioni sensibili e presenti come un tempo e ci muoviamo dentro un clima teso, per non dire avvelenato, che va avanti da anni. Per questo credo che chi ha inteso ricorrere al Tribunale, e non fermarsi al solo regolamento, abbia sbagliato commettendo un errore gravissimo. Attenzione: non ho scritto che ha sbagliato il Carro dei Giovani, perché credo che anche in quel Carro siano in tanti a non condividere il ricorso alla Procura della Repubblica. Ho detto che hanno sbagliato, a mio modo di vedere, chi o quelli che hanno inteso salire le scale del Tribunale. Un conto è chiedere l’annullamento di una corsa, altra è determinare di fatto le condizioni per chiudere tutte le corse. Gli animalisti non fanno e non faranno distinzioni, scatenandosi contro le Carresi in quanto tali. Hanno fatto sempre e solo questo. Ci hanno attaccati non come singoli ma come Comunità depositarie di una Tradizione. Non so in quanti se ne rendano e se ne siano resi conto. Il reato ipotizzato, quello di maltrattamento agli animali, è procedibile d’ufficio, non occorreva quindi alcuna denuncia visto che tutto il percorso era pieno di forze dell’ordine che controllavano e riprendevano tutto. Aver avviato tra i Carri stessi la stagione delle denunce in Tribunale è stato un errore culturale, una cosa che non si era mai vista e che spero non si veda mai più. In conclusione: da tifoso dico che la Corsa dei Carri del 2025 l’hanno vinta i Giovanotti; da cittadino prendo atto che il ricorso lo hanno vinto i Giovani; da osservatore e difensore delle Carresi, dico che chi ha scritto Tribunale non si è reso conto di aver scritto Finecorsa». »

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