Con le nuove disposizioni sul post sisma, la struttura commissariale del Molise – per il terremoto 2018 – ha dato impulso all’attività di ricostruzione, anche per le abitazioni e gli immobili privati. Un simbolo del sisma bassomolisano è stato demolito ieri. Montecilfone ha compiuto un passo cruciale verso la rinascita. L’edificio divenuto simbolo della distruzione causata dal terremoto del 16 agosto 2018 è stato finalmente demolito, aprendo la strada alla ricostruzione. Questo intervento, del valore di circa 500 mila euro, rappresenta non solo una conquista per i proprietari, ma anche un segnale di speranza per l’intera comunità locale. Il sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, ha sottolineato l’importanza di questo momento: «Ora il loro sogno si avvera. Siamo soddisfatti per i risultati raggiunti e per la collaborazione con la Struttura Commissariale. C’è ancora molto da fare, ma siamo determinati a dare tutte le risposte ai cittadini». Questo intervento si inserisce in un quadro più ampio di rilancio della ricostruzione privata, sostenuto dal lavoro del Presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, in qualità di Commissario Straordinario. Con il Decreto n. 21 del 5 maggio 2025, è stato avviato un nuovo censimento dei fabbisogni finanziari per completare la ricostruzione degli immobili danneggiati, anche per quelli che non avevano presentato domanda entro il 30 giugno 2023. Grazie a un confronto costante con i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma, la Struttura Commissariale punta a garantire un quadro aggiornato delle esigenze ancora inevase. Con le risorse disponibili e l’auspicio di ottenere ulteriori finanziamenti, l’obiettivo è quello di coprire il fabbisogno e accelerare la ricostruzione. Inoltre, l’Ordinanza commissariale ha esteso le misure di ricostruzione anche agli edifici con inagibilità parziale derivante dal sisma del 2002, ampliando la platea dei beneficiari e offrendo una possibilità concreta di ritorno alla normalità La demolizione di un edificio simbolico rappresenta più di una semplice rimozione di macerie: è il segno tangibile di una comunità che guarda avanti, pronta a ricostruire il futuro con determinazione e speranza.

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