Il Tar Molise condanna la Regione: Bonefro riammesso ai benefici per le zone montane. Con la sentenza n. 183/2025, pubblicata il 9 giugno scorso, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise ha accolto integralmente i ricorsi presentati dal Comune di Bonefro e da un gruppo di imprenditori agricoli locali, annullando gli atti con cui la Regione Molise aveva escluso il territorio comunale dai benefici previsti dalla misura SRB01 del Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) 2023–2027. Questa misura, destinata alle zone montane con svantaggi naturali, rappresenta un sostegno fondamentale per le attività agricole locali, fornendo incentivi economici e strumenti per lo sviluppo sostenibile delle aree interessate. Un verdetto che segna un precedente importante, La sentenza del Tar Molise costituisce un punto fermo in una lunga e complessa vicenda giudiziaria, consolidando la fondatezza delle doglianze già espresse in numerosi precedenti contenziosi. I giudici hanno condannato l’operato della Regione Molise per gravi carenze istruttorie e motivazionali, evidenziando quattro aspetti fondamentali: valutazione inadeguata del territorio: la Regione Molise non ha mai effettuato un’analisi puntuale e oggettiva delle caratteristiche orografiche del Comune di Bonefro, violando le disposizioni europee che impongono criteri precisi per la classificazione delle zone montane; perizia tecnica ignorata: l’Amministrazione regionale ha richiesto al Comune di Bonefro una perizia tecnica dettagliata, salvo poi disattenderne completamente le conclusioni, senza fornire motivazioni adeguate; criteri di classificazione errati: la Regione ha utilizzato una metodologia ministeriale (D.M. 6277/2020) non pertinente, ignorando la specificità del territorio comunale e adottando parametri non idonei per stabilire l’appartenenza alla categoria delle zone montane; contrasto con la giurisprudenza consolidata: l’azione amministrativa della Regione Molise si è posta in netto contrasto con numerose pronunce precedenti del Tar Molise e del Consiglio di Stato, che già avevano espresso orientamenti favorevoli ai ricorrenti. Oltre agli evidenti vizi procedurali, il Tribunale ha sottolineato un aspetto di particolare gravità: la violazione del principio costituzionale di uguaglianza, che ha comportato una disparità di trattamento nei confronti degli agricoltori di Bonefro rispetto a quelli operanti in territori confinanti. Il Comune di Bonefro, pur presentando caratteristiche analoghe ad altre zone incluse nei benefici della misura SRB01, è stato escluso senza una giustificazione valida, privando gli imprenditori agricoli di un sostegno economico determinante per la loro attività. La vittoria legale ha suscitato grande soddisfazione tra gli amministratori e la comunità locale. Il sindaco di Bonefro, Nicola Giovanni Montagano, ha espresso con fermezza il significato di questa sentenza: «È una vittoria di giustizia e di dignità per la nostra comunità. Da anni ci battiamo per il riconoscimento di un diritto evidente, fondato su fatti, documenti e normativa europea. Ora auspichiamo che la Regione dia finalmente esecuzione alla sentenza, correggendo gli errori del passato e restituendo equità agli agricoltori del nostro territorio». Il primo cittadino ha inoltre voluto ringraziare pubblicamente gli Avvocati Assunta Pistilli, Michele Coromano e Guglielmo Pettograsso, che da anni difendono con impegno e professionalità i diritti e gli interessi del Comune e delle aziende ricorrenti. Il Comune di Bonefro ha accolto con grande soddisfazione l’esito del giudizio, sottolineando che questa sentenza non rappresenta soltanto una vittoria legale, ma un messaggio chiaro sulle necessità di un’amministrazione più attenta alle istanze del territorio. L’auspicio è che la Regione Molise, alla luce della condanna, riveda le proprie procedure e garantisca una gestione più trasparente e equa delle risorse destinate alle zone montane. Bonefro ora attende la piena attuazione del verdetto, affinché gli agricoltori possano finalmente beneficiare delle misure di sostegno che da tempo erano loro dovute.