Se fino ad alcune settimane fa la questione sembrava rientrare ancora nella sfera della fantasia, negli ultimi giorni invece si sarebbe fatta molto più concreta di quanti molti potessero immaginare: potrebbe nascere davvero, nella piana di Bojano, un impianto per la produzione di biometano, basato sulla trasformazione delle biomasse, e nello specifico di letame e reflui zootecnici (come la pollina) e agricoli in concime biologico.
L’area matesina si presta particolarmente a questa tipologia di impianti, in quanto nella zona sono numerose le aziende produttive agricole e zootecniche, ma non solo, poiché anche il siero del latte – ad esempio – rientra in quella tipologia di scarti utilizzabili per la produzione di biometano.
Il progetto, stando a fonti bene informate, esiste, è stato già depositato sul Suap, lo Sportello unico per le attività produttive dove qualsiasi imprenditore può avviare o sviluppare un’impresa e ricevere tutti i chiarimenti sui requisiti e gli adempimenti necessari, quello associato al Sael della Provincia di Campobasso, il Servizio di assistenza degli enti locali.
Attualmente, però, la procedura sarebbe ferma, poiché la società che dovrebbe ricevere in immissione il biometano starebbe effettuando alcune valutazioni. Inoltre, non risulterebbero ancora perve nuti pareri specifici dagli enti preposti in merito al progetto avanzato a quanto pare da una ditta della provincia di Benevento.
E sul tema dovrebbe necessariamente svolgersi una Conferenza dei servizi.
Il potenziale impianto, ad ogni modo, dovrebbe insistere sul territorio comunale di Bojano, nello specifico in località Codacchio.
Ciononostante, per quanto riguarda la competenza dell’ente comunale, vi sarebbe esclusivamente la possibilità di esprimersi con un parere urbanistico.
L’iter avviato dall’azienda proponente, infatti, rientrerebbe nella procedura semplificata, la cosiddetta Scia Pas, la procedura abilitativa semplificata, che non prevede la Valutazione di impatto ambientale.
In passato, l’area matesina fu già interessata da un potenziale insediamento simile, quello dell’impianto a biomasse che doveva sorgere a Campochiaro, ma per il quale poi furono annullate le autorizzazioni inizialmente concesse, anche dopo le lunghe proteste della cittadinanza.
Sebbene l’iter per l’impianto di biometano che potrebbe sorgere a Bojano sia dunque ancora in una fase apparentemente iniziale, sul territorio iniziano a sorgere i primi interrogativi circa l’impatto sull’ambiente di una sua eventuale realizzazione, vista la presenza numerosa in zona di tanti capannoni per l’allevamento di polli, ma anche di altri impianti che emettono fumi e vapori nell’aria.

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