Una situazione paradossale, ma allo stesso tempo preoccupante, quella che un cittadino di Bojano sta fronteggiando riguardo a una richiesta di pagamento dell’Imu relativa al 2016 per un immobile di cui sarebbe però diventato proprietario solo nel 2021. L’uomo, residente a Bojano, ha recentemente ricevuto una pec di recupero crediti da parte del Comune in cui si paventa un fermo amministrativo qualora non venga saldato il presunto debito legato all’Imposta municipale propria relativa all’annualità 2016. Tuttavia, il destinatario della pec dichiara di essere proprietario dell’immobile solo dal 2021, e di aver già fornito al Comune le prove del pagamento effettuato dal precedente proprietario.
«Ho acquistato l’immobile solo nel 2021 – spiega il cittadino – e il vecchio proprietario aveva già pagato l’Imu del 2016. Ho portato le ricevute di pagamento direttamente al Comune ma nonostante ciò continuo a ricevere solleciti e minacce di fermo amministrativo» – racconta.
La situazione diventa ancora più complessa quando il cittadino contatta l’agenzia di recupero crediti, che dichiara di non avere alcun registro a suo nome. Questo lascia intendere che la comunicazione ricevuta potrebbe essere frutto di un errore amministrativo. A complicare ulteriormente la vicenda, l’allegato della pec, che include un bollettino di pagamento che indirizzerebbe i fondi direttamente alle casse del Comune.
«È una situazione surreale – continua il cittadino -. Da una parte, il Comune mi minaccia con un fermo amministrativo per un debito che non mi appartiene. Dall’altra, l’agenzia di recupero crediti non ha alcuna traccia di me nei loro registri. Questo mi fa sospettare che sia tutto frutto di una grave disorganizzazione o di un errore nel sistema».
Situazioni che, ad ogni modo, causano disagi e forti preoccupazioni ai cittadini, e che talvolta possono portare anche a conseguenze legali o economiche pesanti da sostenere per chi vi incappa. In attesa di una risoluzione, il cittadino conclude dicendosi pronto a intraprendere ulteriori azioni legali per tutelare i propri diritti: «Non è accettabile subire situazioni del genere per colpa di errori amministrativi» – dice.

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