Lo aveva annunciato nel corso dell’ultimo incontro indetto dalle mamme del Matese al Palazzo Colagrosso, l’assessore regionale Gianluca Cefaratti, e nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità del provvedimento, pubblicato anche nell’albo pretorio dell’Asrem: c’è, finalmente, l’avviso per il conferimento di un incarico provvisorio di pediatria di libera scelta a Bojano – al pari di Termoli e Agnone -, in attesa che venga risolto in modo strutturale e definitivo il problema che da tempo preoccupa la popolazione, ovvero quello dell’assenza sul territorio di un pediatra titolare e quindi nel lungo periodo di rimanere sguarniti di un servizio così importante per i più piccoli.
Ciò che le mamme chiedevano dallo scorso mese di agosto, quando è circolata la lettera che avvisava le famiglie della scadenza del contratto della dott.ssa Maria Grazia Gallo a partire dall’8 di settembre, trova dunque accoglimento, dopo che – come aveva preannunciato appunto Cefaratti – con nota a firma del commissario ad acta Bonamico, del subcommissario Di Giacomo e del direttore generale per la salute Gallo, indirizzata alla direzione dell’Azienda sanitaria, sono state motivate e individuate le zone carenti, tra cui quella di Bojano, per le quali dovranno essere adottate le procedure per l’assegnazione di incarichi al fine di colmare il fabbisogno assistenziale attuale e futuro.
Ora, con delibera del direttore generale numero 1352, è stato approvato l’avviso pubblico per il conferimento di incarichi provvisori a pediatri di libera scelta nei tre distretti regionali, propedeutico a risolvere il caso che si era sollevato dunque proprio nel capoluogo matesino.
Una difficoltà legata all’applicazione dei vecchi accordi collettivi nazionali, che consideravano un rapporto ottimale tra pediatra e assistiti non più adeguato ai bisogni del territorio, che a quanto pare è risolvibile grazie al nuovo accordo con cui si introducono modifiche sostanziali sul tema.
Intanto, la zona carente di Bojano sarà coperta tramite incarico provvisorio della durata di un anno. L’avviso prevede che i pediatri interessati possano presentare domanda entro 15 giorni dalla pubblicazione sul sito web dell’Asrem: i requisiti per partecipare includono l’iscrizione all’Ordine dei Medici e la specializzazione in pediatria o una disciplina equipollente. Sono ammessi anche i medici specializzandi, che potranno svolgere l’incarico provvisorio solo fino al 31 dicembre 2024, salvo proroghe delle normative in deroga.
Insomma, ciò che chiedevano le mamme dell’area del Matese, le stesse che in pochissimi giorni hanno messo in piedi una mobilitazione popolare e raccolto oltre 1700 firme per salvaguardare la presenza a Bojano del proprio pediatra di fiducia. Arriva così la risposta concreta che le famiglie aspettavano, con l’auspicio che l’iter proceda spedito e che tutto possa concludersi positivamente per chi chiedeva di non lasciar cadere nel vuoto un appello che non guarda solo alla fotografia attuale della situazione, ma soprattutto al quadro che potrebbe delinearsi in futuro tra pensionamenti e carenza di professionisti.
«Oggi noi mamme e papà possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo – hanno commentato dal comitato spontaneo di genitori -. Finalmente dopo qualche mese di battaglie siamo riusciti a mettere la parola fine ad un vero e proprio disservizio che si era venuto a creare con il mancato rinnovo del contratto alla dottoressa Maria Grazia Gallo. Questo successo lo vogliamo dedicare in primis ai nostri bambini e ai bambini che verranno. Un caloroso grazie alle mamme del comitato spontaneo, questa nuova avventura iniziata insieme ha dato via a nuove riflessioni e ha riportato la voglia di far brillare cooperando il nostro territorio. Grazie a quanti nell’intera Bojano nell’hinterland matesino ci hanno supportato firmando e raccogliendo firme. Grazie ai sindaci di Bojano, Colle d’Anchise, Guardiaregia, Campochiaro, Spinete, San Massimo, San Polo, che chiamati in causa da subito ci hanno supportato ed hanno accolto le nostre preoccupazioni. Grazie a quanti hanno lavorato dietro le quinte per cercare insieme una soluzione. Grazie anche a tutta la parte politica che ha speso tempo ed energie per la nostra battaglia».

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