Non si è chiusa con quella notte di violenza la vicenda che ha scosso la città matesina nei giorni scorsi. Dopo i primi momenti di caos in piazza Roma, i Carabinieri hanno messo in atto i primi provvedimenti: un arresto confermato e il sequestro di diverse armi, tra cui spranghe e coltelli, emersi al culmine della maxi-rissa scoppiata in pieno centro.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’inchiesta è tutt’altro che conclusa. In queste ore i militari stanno ascoltando testimoni e passando in rassegna i video delle telecamere della zona oltre che quelli registrati con i cellulari da chi, suo malgrado, ha assistito alla scena. Proprio quelle immagini, insieme alle testimonianze raccolte, potranno aiutare a definire le responsabilità individuali in una vicenda in cui, a breve, potrebbero scattare ulteriori denunce. La lite – secondo quanto si è appreso da diverse fonti – sarebbe scaturita dalla gestione degli spazi esterni tra le attività coinvolte, a quanto pare un attrito diventato benzina su un fuoco che da tempo covava sotto la cenere. Diverse le persone finite in pronto soccorso, per fortuna con ferite non gravi. Ma di mezzo, purtroppo, ci sono finiti anche i passanti: famiglie, residenti e bambini che si trovavano in piazza per la festa patronale e che hanno assistito increduli al degenerare della situazione che ha visto almeno otto persone darsele di santa ragione con l’ausilio di mazze e sedie.
L’inchiesta, dunque, prosegue e il lavoro degli inquirenti mira a chiarire tutti i contorni della vicenda e a definire le responsabilità di chi ha materialmente partecipato alla rissa. Una ricostruzione complessa, ma necessaria, per restituire a Bojano un’immagine che non sia quella di una comunità segnata dalla violenza.

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