Un concerto da ricordare, un abbraccio collettivo che resterà scolpito nella memoria della città matesina, come avvenuto per tante altre occasioni simili, in passato: così si può riassumere la serata del 26 agosto in piazza Roma, dove il cantautore Max Gazzè ha conquistato Bojano con il suo progetto “Musicae e Loci”, insieme all’Orchestra Popolare del Saltarello. Una chiusura in grande stile per l’agosto bojanese, curato – come da tradizione – dall’instancabile associazione Vivi Bojano, che ancora una volta ha saputo regalare alla comunità un evento di respiro nazionale.
Il progetto portato sul palco matesino non è solo un concerto ma una vera sperimentazione di linguaggi: la raffinata scrittura cantautorale di Gazzè che si intreccia con il patrimonio ritmico e melodico dell’Orchestra Popolare del Saltarello. Un dialogo tra epoche e mondi diversi, capace di rivelare quanto la musica contemporanea possa incontrarsi con la tradizione popolare senza perdere autenticità, anzi esaltandosi a vicenda.
«Ogni volta è un’esperienza emotiva unica, un momento quasi sacro, di comunione con il pubblico – ha commentato lo stesso artista dopo il concerto -. E a Bojano lo abbiamo sentito più che mai: l’affetto, la partecipazione, l’energia della piazza sono stati straordinari. Io ringrazio sinceramente tutte le persone che ci hanno seguito e abbraccio il calore di questa terra».
Un concerto ricco di emozioni e di partecipazione. La prima volta per il progetto “Musicae Loci” in Molise: un’idea che vuole riportare la musica popolare nelle piazze, ma in un contesto nazionale, con un artista come Max Gazzè che ha sposato la visione dell’Orchestra del Salterello con entusiasmo.
Nel racconto di una serata di musica indimenticabile non può sfuggire il lavoro, spesso invisibile ma determinante, di Vivi Bojano. L’associazione, che da anni anima il calendario estivo della città, ha dimostrato ancora una volta di avere visione, coraggio e capacità organizzativa. Dalla cura dei dettagli alla relazione con artisti e istituzioni, ogni tassello è stato collocato al posto giusto per trasformare l’evento in un vero trionfo collettivo.
Il plauso della cittadinanza non si è fatto attendere: la piazza gremita, l’ordine e la sicurezza garantiti, la partecipazione gioiosa e civile di migliaia di persone hanno reso visibile la potenza di un lavoro corale in cui istituzioni, volontari e cittadini si sono ritrovati uniti.
Il concerto di Gazzè si inserisce non a caso nel solco di una tradizione ormai consolidata. Negli anni, infatti, piazza Roma e le strade di Bojano hanno fatto da cornice a eventi memorabili, dal live ormai storico di Pino Daniele fino ai più recenti, come ad esempio con Francesco Renga, passando per tanti altri big che hanno scritto pagine indelebili della storia musicale italiana. Ogni volta, l’anima della città si accende nello stesso modo: con la certezza che la cultura e lo spettacolo possano ancora essere catalizzatori di identità e di orgoglio.
La notte del 26 agosto non è stata soltanto la chiusura a effetto di un ricco cartellone estivo: è stata l’ennesima conferma del fatto che Bojano può e sa offrire eventi di primo piano, capaci di richiamare pubblico e attenzione ben oltre i confini regionali. Musica d’autore, tradizione popolare, giovani talenti locali, organizzazione impeccabile: tutti ingredienti che hanno composto la ricetta perfetta di una serata semplicemente perfetta.
E se l’eco delle note di Max Gazzè e dell’Orchestra del Saltarello si è spenta con gli ultimi applausi della piazza, resta la convinzione che esperienze come questa siano il motore per guardare al futuro con speranza, fiducia e tanta – tantissima – energia.

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