Le due postazioni di autovelox installate nei mesi scorsi sulla Strada Statale 17, nel tratto che attraversa il territorio del comune di Bojano, sono finite sotto la lente del Comitato Protrignina Abruzzo e Molise, associazione di tutela degli automobilisti e dei consumatori. Secondo quanto riportato dal presidente Antonio Turdò, le verifiche condotte l’8 novembre scorso avrebbero evidenziato presunte irregolarità riguardanti la segnaletica e le condizioni di funzionamento degli apparecchi.
Il sopralluogo effettuato avrebbe messo in luce, secondo quanto riferito dal presidente Antonio Turdò e dai collaboratori Giuliano Di Salvo, Domenico Di Giandomenico e Giuseppe Doganieri, diverse criticità relative alla posizione e alla segnaletica degli autovelox.
Le apparecchiature, installate rispettivamente al chilometro 205+500 in direzione Isernia e al chilometro 206+800 in direzione Campobasso, sono attive sia di giorno che di notte. Il comitato riferisce che in entrambi i casi mancherebbe il richiamo al decreto prefettizio di autorizzazione, un elemento ritenuto necessario per la regolarità delle postazioni. Nel documento si sottolinea inoltre che i segnali di preavviso di controllo elettronico della velocità non rispetterebbero le distanze indicate sul cartello: il primo, in direzione Isernia, sarebbe indicato a 1.300 metri ma si troverebbe in realtà a 946; l’altro, verso Campobasso, segnalato a 1.500 metri, risulterebbe invece a 1.100.
Tali differenze, secondo il Comitato, renderebbero le postazioni “non conformi” al Codice della Strada, che prescriverebbe una distanza minima di un chilometro tra il segnale di limitazione della velocità e il dispositivo di rilevamento. A ciò si aggiungerebbe l’assenza dei segnali intermedi posti a 400 e 150 metri, previsti per garantire un avvistamento adeguato.
Ulteriori rilievi riguarderebbero il presunto mancato funzionamento delle luci di allerta e di segnalazione nelle due postazioni. La normativa – ricordano dal Comitato – obbligherebbe a rendere sempre visibili i dispositivi, anche nelle ore notturne, attraverso adeguata illuminazione o cartelli luminosi di preavviso.
L’associazione fa inoltre sapere che diversi verbali di sanzione, a loro pervenuti, sarebbero privi dell’indicazione sull’omologazione degli strumenti utilizzati. L’omologazione, si evidenzia nel comunicato, è considerata dalla giurisprudenza requisito imprescindibile per la validità delle multe: in sua assenza – viene ricordato – la sanzione potrebbe essere impugnata.
Il Comitato Protrignina rende noto che presenterà un ricorso gerarchico presso la Prefettura di Campobasso per approfondire la questione e chiede che vengano accertate eventuali irregolarità. Nel comunicato vengono inoltre citate precedenti pronunce, come quella del giudice di Pace di Taranto n. 1516/2015, sulla necessità di installare segnalazioni luminose di preavviso con adeguato anticipo per garantire sempre la massima visibilità agli utenti della strada.
In attesa di riscontri, l’associazione dichiara di voler proseguire la sua azione di vigilanza a tutela dei cittadini e degli automobilisti molisani.

























