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Momenti di tensione ieri mattina, intorno alle 11.30, al primo piano del Palazzo municipale di Bojano. Alcuni cittadini, a quali, dopo il terremoto del 2002, erano stati espropriati dei terreni per realizzare la scuola media e la palestra, si sono presentati in Municipio per chiedere il perchè non sono stati ancora versati loro i soldi dell'esproprio. A calmare gli animi è dovuta intervenire una volante dei carabinieri, cui ha fatto seguito anche l’intervento del personale sanitario del 118 per soccorre una delle persone interessate, che ha avuto un leggero malore. A scatenare la bagarre al Palazzo di Città i fratelli Cappussi, Mina, Eliana e Giancarlo, proprietari di un terreno in piazza Pallotta. "In questi anni siamo stati letteralmente presi in giro, con promesse di liquidazione, svariati appuntamenti prima fissati per definire la vicenda e poi all’ultimo momento rinviati. Ogni volta una scusa diversa e puerile per differire nel tempo la problematica. Eppure i soldi dell’esproprio erano contemplati nel piano progettuale sin dall’inizio, ed erano compresi nel finanziamento avuto dalla Regione Molise. Perché tutto questo ritardo? Dove sono andati a finire quei soldi che dovevano essere nelle casse comunali? Sono stati forse utilizzati per altri scopi?"

 

“Su quel terreno avevamo presentato un progetto all’Ufficio Tecnico comunale per costruire una palazzina con sei appartamenti – hanno raccontato i fratelli Cappussi -, a seguito del terremoto con le vecchie scuole diventate inagibili, ci è stato espropriato il lotto. Il sindaco Silvestri ha evidenziato spesso i meriti della sua amministrazione, capace di costruire una scuola antisismica e moderna con il finanziamento ottenuto dalla Regione, però si è guardato bene dal dire che a distanza di dieci anni i proprietari del terreno utilizzato ancora non sono stati pagati. Tra l’altro quel terreno è stato valutato un terzo di quanto ci era effettivamente costato.

 

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