Un principio di incendio di origine dolosa ha interessato domenica sera la proprietà bojanese dell’assessore regionale Angiolina Fusco e del figlio Carlo Perrella, consigliere provinciale nonché comunale. La notizia è trapelata solo ieri sera. Il grave episodio si è verificato alla borgata Monteverde in località Massari ed ha interessato una rimessa di attrezzi agricoli vicino alla quale c’era un grande quantitativo di legna secca. La causa, come detto, è sicuramente dolosa in quanto nelle vicinanze non ci sono impianti elettrici o altri meccanismi che abbiano potuto innescare la combustione. Il ripostiglio è posto all’esterno del muro di un casotto. I piromani, giunti probabilmente dalla strada provinciale posta ad una ventina di metri di distanza, hanno agito dopo le ore 20 approfittando del fatto che a quell’ora in giro non c’era anima viva anche perché pioveva e faceva freddo. Hanno appiccato il fuoco all’estremità della rimessa sperando che le fiamme si propagassero poi alla catasta di legna. Ci sarebbe stato un grande rogo se un vicino di casa non avesse scorto subito dopo le fiamme dalla propria abitazione. Questi ha dato immediatamente l’allarme, in quel momento in casa c’era l’assessore Fusco con il marito Domenico. Quest’ultimo con l’aiuto di alcune persone che nel frattempo erano giunte sul luogo, è riuscito a circoscrivere e a bloccare l’incendio, che già si stava velocemente propagando verso la legna, con l’ausilio di numerosi secchi d’acqua. Le fiamme hanno distrutto diversi attrezzi agricoli, utensili vari e alcune suppellettili. Fortunatamente i danni non sono stati ingenti grazie al tempestivo intervento del vicino di casa. Un’azione che apparentemente non si spiegherebbe, ma che potrebbe avere anche una sua origine legata a qualcosa che al momento si ignora. Come è noto la Fusco e il figlio Carlo da anni sono protagonisti della scena politica regionale e locale, per la prima la carriera è stata piena di successi all’insegna della tranquillità, per il secondo invece il percorso è stato più turbolento dato che non ha avuto mai peli sulla lingua per cui a volte non è ben visto da colleghi e avversari politici. Sulla vicenda è stata presentata regolare denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Bojano. Le indagini sono in corso.

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