È il progetto più cospicuo finanziato nel 2019 nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo: circa 130 milioni di euro per valorizzare i tratturi di Molise, Abruzzo e Puglia e rilanciare quel turismo che è la carta vincente del piccoli territori. Sei tratturi, due bracci e due tratturelli, per un totale di 325 km di percorsi ripristinati e ripercorribili: questi gli elementi al centro del masterplan per il recupero dei tratturi molisani firmato dal raggruppamento incaricato costituito dallo studio di architettura di Stefano Boeri (professionista di fama internazionale), Technital, Cooprogetti Società Cooperativa, MATE Società Cooperativa, Studio Silva S.r.l., Architetto Luigi Valente, Geoprove e Nostoi.
Il progetto è stato presentato ieri a Campodipietra (comune capofila del progetto) alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Francesco Roberti, della soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Dora Catalano, del referente unico per il Cis Molise Michele Scasserra, e del sindaco di Campodipietra Giuseppe Notartomaso.
L’obiettivo dell’iniziativa, finanziata con il Contratto istituzionale di sviluppo del Molise, è quello di valorizzare e potenziare l’offerta turistica attraverso il recupero degli antichi percorsi della transumanza (pratica che dal 2019 è diventata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco) mettendoli a sistema con i borghi storici molisani.
L’intervento, partito da una fase di analisi del territorio e sviluppato in collaborazione con 59 comuni molisani aderenti al Cis, mira a collegare i sentieri a livello regionale e nazionale ricomponendo i sedimi, attraverso la delimitazione dei bordi con specie vegetali autoctone, che rendano nuovamente riconoscibili i tracciati storici dando vita a un sistema di 2.631 ettari di corridoi ecologici della biodiversità.
I nuovi cammini, attrezzati con segnaletiche, punti di sosta e tappe, si sviluppano tra sette “porte” di partenza e di fine percorso (Castel del Giudice, San Pietro Avellana, Montalto, Rionero Sannitico, Sepino, Gambatesa, Santa Croce di Magliano), per articolarsi poi in 36 tappe intermedie, calcolate a seconda della lunghezza dei cammini e in corrispondenza di presenze storiche da riqualificare, che toccano 77 borghi storici. Sono già presenti sentieri secondari che costituiscono altri 23 percorsi ad anello che consentiranno di mettere a sistema tutta la costellazione dei borghi storici.
Il progetto di riqualificazione dei tratturi molisani, infine, ha anche lo scopo di definire le linee guida per la gestione, con nuove modalità di cogestione pubblico-privato e rilanciando il ruolo dell’operatore agricolo quale figura centrale per il mantenimento nel tempo delle caratteristiche del tratturo.
«Attraverso questo progetto ricuciremo i veri territori – ha detto il governatore del Molise Francesco Roberti – per consentire ai visitatori di vivere un’esperienza bucolica, di conoscere le bellezze della nostra regione, l’ambiente e la natura. Una iniziativa che porterà non solo turismo ma che rappresenta una concreta possibilità di sviluppo economico per i nostri borghi, per le nostra piccole aziende e per i produttori enogastronomici».

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