Scenate di gelosia, pedinamenti, appostamenti sotto casa, fino a veri e propri episodi di violenza fisica. È il quadro inquietante emerso a carico di un 23enne extracomunitario residente nel capoluogo molisano, ritenuto gravemente indiziato di atti persecutori e percosse nei confronti della sua ex fidanzata.
Le condotte, reiterate nel tempo e sempre più invasive, avevano generato nella giovane un profondo stato di ansia e un fondato timore per la propria incolumità. Un’escalation persecutoria che ha spinto l’autorità giudiziaria a intervenire con tempestività.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Campobasso hanno eseguito un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Nei confronti dell’uomo è stata applicata una misura cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati, con contestuale controllo elettronico, ai sensi degli articoli 272 e seguenti del Codice di procedura penale.
Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dai militari dell’Arma, hanno permesso di ricostruire il grave contesto persecutorio anche grazie alle testimonianze raccolte e ad alcuni elementi probatori forniti dalla vittima.
Il caso si inserisce in una preoccupante casistica in crescita, legata ai cosiddetti reati da “Codice rosso”, su cui la Procura di Campobasso mantiene alta l’attenzione. Numerose, infatti, sono le attività investigative avviate nel corso dell’anno dai reparti territoriali dell’Arma, finalizzate non solo a reprimere ma anche a prevenire episodi di violenza più gravi.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. L’indagato, nel pieno rispetto delle garanzie difensive, potrà avvalersi dei rimedi processuali previsti dalla normativa vigente.