Un nuovo tentativo di introdurre sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Campobasso è stato sventato grazie alla prontezza e alla professionalità della Polizia penitenziaria.
Gli agenti in servizio presso la casa circondariale di via Cavour hanno infatti intercettato un pacco lanciato dall’esterno del perimetro penitenziario, destinato con ogni probabilità ad alcuni detenuti.
All’interno del pacco gli agenti hanno rinvenuto un telefono cellulare, diverse dosi di hashish e sei cerotti imbevuti di Fentanyl, una sostanza estremamente pericolosa nota come la “droga degli zombie”.
Il Fentanyl, originariamente impiegato in ambito medico per la terapia del dolore, è purtroppo divenuto negli ultimi anni una delle droghe più diffuse e letali nel mercato illegale.
Anche a dosaggi minimi, può provocare stordimento, perdita di coordinazione ed euforia, sebbene quest’ultima risulti meno intensa rispetto a quella indotta da eroina o morfina.
L’effetto più inquietante è quello che dà il nome in gergo, “droga degli zombie”, alla sostanza: chi ne abusa può assumere un aspetto e un comportamento simile a quello di “un morto che cammina”.
Il tempestivo intervento della Polizia penitenziaria ha impedito che la pericolosa sostanza raggiungesse i detenuti.
Ancora una volta il personale ha dimostrato professionalità, attenzione e grande senso del dovere.
L’episodio riaccende i riflettori sul problema dei contatti illeciti tra interno ed esterno degli istituti penitenziari, un fenomeno che, nonostante le misure di sicurezza e i controlli serrati, continua a rappresentare una sfida quotidiana per il personale in servizio.
FCB

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