«Mi sono fatto abbindolare, mi hanno fregato un anno di pensione» così esordisce il signor Nicola Castellitto, 83enne di Campobasso durante la puntata di Chi l’ha visto?, andata in onda mercoledì su RaiTre. Una storia di inganno e manipolazione che mette in luce i rischi nascosti dietro le apparenze di gentilezza e aiuto.
Il protagonista è un 83enne pensionato di Campobasso che ha vissuto un’esperienza che lo ha lasciato sconvolto e profondamente deluso, perdendo quasi 30mila euro in un’oscura truffa perpetrata da un sedicente amico.
L’episodio si è consumato nel modo più insidioso: tutto è iniziato in un bar di fiducia, un luogo che Castellitto frequentava abitualmente. Qui, un uomo sconosciuto si è avvicinato a lui offrendosi di aiutarlo con un problema alla macchina. Da quel primo gesto di cortesia, è nata una relazione di fiducia che nel tempo si sarebbe rivelata un’arma di manipolazione. L’uomo si è presentato come un amico disposto a dare una mano, portando piccoli regali e favori che hanno alimentato nel signor Nicola un senso di gratitudine e di fiducia. Tuttavia, dietro questa apparenza di altruismo si nascondeva un inganno ben architettato.
Con la scusa di dover acquistare all’asta delle macchine che il signor Nicola avrebbe voluto regalare ai figli, l’uomo ha convinto Castellitto a consegnargli 19mila euro, soldi che in realtà sono spariti nel nulla. Non contento, il truffatore ha poi richiesto altri 9 mila euro, questa volta per ristrutturare una piccola casa di proprietà del pensionato, un patrimonio di sacrifici accumulati negli anni che ora si è rivelato una semplice vittima di un raggiro. La truffa ha così raggiunto un totale di quasi 30mila euro, un cifrario che per un pensionato rappresenta una somma considerevole, frutto di una vita di risparmi.
A fare emergere la verità sono stati i familiari, in particolare la figlia Annalisa, che ha notato alcuni prelievi giornalieri dal conto del padre e ha intuito che qualcosa non quadrava.
La sua attenzione ha portato alla luce la triste realtà: il padre era stato manipolato e plagiato da un uomo che, con astuzia, aveva sfruttato la sua fiducia. Il caso di Nicola Castellitto si inserisce in un contesto più ampio di truffe ai danni degli anziani, un problema sempre più diffuso che richiede attenzione e interventi concreti.
La vittima, in un appello su Raitre, ha voluto lanciare un messaggio soprattutto rivolto agli anziani: «Non fidatevi di nessuno, siate oculati e non ripetete i miei errori». Un invito alla prudenza rivolto a chi, come lui, potrebbe cadere vittima di manipolatori abili nel mascherare le proprie intenzioni.
La figlia Annalisa si è rivolta alle autorità con un appello a rafforzare i controlli e a sensibilizzare la popolazione anziana sui rischi delle truffe. «Evitare che situazioni come questa si ripetano è fondamentale – ha affermato – dobbiamo proteggere i nostri anziani e fare in modo che la loro fiducia non venga sfruttata da persone senza scrupoli».
La vicenda di Nicola Castellitto evidenzia quanto sia importante la prevenzione e la vigilanza, soprattutto per le fasce più vulnerabili della società. Le truffe ai danni degli anziani sono un fenomeno che, purtroppo, si ripete con frequenza crescente e che richiede una risposta coordinata tra famiglie, forze dell’ordine e istituzioni.

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